Troppa attività fisica provoca l’artrite

Una ricerca dell'Università della California ha scoperto, attraverso un campione di 236 persone di età compresa tra i 45 e 55 anni, che fare troppa attività fisica causerebbe l'artrite. Perciò per le persone di una certa età è bene moderare gli sforzi e scegliere attività, come ciclismo e nuoto, che non comportano pressione sulle articolazioni.

In ogni ambito è l’eccesso che porta, come conseguenza, danni non sempre reversibili. La stessa cosa vale anche nel campo dell’attività fisica. Secondo uno studio dell’Università Della California, coordinato dal ricercatore Christoph Stehling, troppa attività fisica, invece che prevenire, provocherebbe l’artrite. La ricerca, presentata presso il Meeting Radiological Society of North America, ha preso in esame 236 persone, di entrambi i sessi, la cui età era compresa tra i 45 e i 55 anni.

Attività fisica: se troppa fa male

Tutti sanno che fare attività fisica fa bene e tutti i dottori di questo mondo la consigliano e la prescrivono ai loro pazienti. Ma da Chicago arriva una scoperta in grado di sconvolgere le nostre certezze più salde. Uno studio effettuato dall’Università della California ha riscontrato che l’eccesso di attività fisica provoca l’artrite nelle persone di una certa età, anche se non troppo anziane. Come abbiamo accennato prima, i ricercatori preso in esame i comportamenti di un gruppo di 236 persone tra i 45 e i 55 anni. Cosa è emerso da queste analisi? Ebbene è stato scoperto che coloro che hanno effettuato attività fisica intensa erano più propensi a soffrire di dolori articolari alle ginocchia.

La ricerca è stata articolata e suddivisa in 3 gruppi, in base al grado di intensità degli esercizi, ovvero: un gruppo formato da persone che praticavano attività fisica a bassa intensità; uno formato da individui che svolgevano esercizi fisici a media intensità; e infine quello costituita da soggetti che praticavano sport quasi a livello agonistico. A seguito di ciò, i ricercatori hanno effettuato delle risonanze magnetiche sui soggetti dell’esperimento. Sulla base di queste hanno potuto riscontrare un legame tra il grado di intensità dell’attività fisica e l’entità dei danni recati alle ginocchia. Ciò non è solo il risultato di un faticoso, assiduo e prolungato esercizio fisica; ma tra le attività “colpevoli” rientrano persino gli sport meno impegnativi, il camminare molto ogni settimana, fare giardinaggio, insomma tutti i piccoli gesti e le attività che costellano la nostra vita quotidiana.

Conseguenze

Con quali conseguenze? Queste attività a lungo andare provocano l’osteoartrite. Che cosa si intende per osteoartrite? E’ la forma più comune di artrite; caratterizzata dalla degenerazione della cartilagine articolare, e nei casi peggiori può portare persino alla sua rottura. Occorre precisare che questo discorso vale per le persone di mezza età. Quindi non significa che fare sport fa male. Anzi se integrato a buone abitudini alimentari e a un corretto stile di vita; è il modo migliore di fare prevenzione per qualsiasi tipo di malattia.

Stando a questi studi; le persone che hanno superato la soglia dei 50, se vogliono preservare le loro articolazioni, devono fare a meno della corsetta al parco e degli esercizi in cui sono presenti piccoli salti. Insomma nel fare esercizio fisico, è bene optare per quelle attività che non provocano pressione sulle articolazioni, come nuoto e ciclismo.

Artrite: quali sono i sintomi e le cause

Una volta appurato che troppa attività fisica fa male alle articolazioni; vediamo insieme come riconoscere i sintomi dell’artrite e le possibili terapie. Come abbiamo accennato prima, l’osteoartrite è la forma più diffusa di artrite, circa il 10% degli italiani sono costretti a fare i conti ogni giorno. Come riconoscere tale patologia? Tra i sintomi si possono annoverare: dolore alle articolazioni; limitazione nei movimenti, anche quelli più semplici; sensazione di rigidità; e infine, il sintomo più evidente, la deformità delle articolazioni interessate dalla malattia.

Come hanno dimostrato recenti studi, questo disturbo non è più solo una semplice conseguenza dell’invecchiamento e i ricercatori hanno iniziato a prendere in considerazione diversi fattori tra cui: anomalie dell’apparato muscolo-scheletrico; anomalie genetiche; obesità, in quanto l’eccessivo peso esercita una notevole pressione sulle ossa; e infine, come abbiamo avuto modo di vedere prima, lo stress causato da una intensa attività fisica. Purtroppo non è possibile intervenire sulle anomalia; ma si può sempre modificare il proprio stile di vita; in modo da proteggere le articolazioni colpite e fare una valida prevenzione.

Come prevenire e curare

A tal proposito vi forniamo alcuni consigli dall’Arthritis Foundation americana; un’organizzazione no profit, istituita nel 1948, il cui scopo è quello di migliorare le condizioni di vita delle persone affette da questa patologia: come prima cosa si consiglia di prestare attenzione al peso forma. Maggiore è il vostro peso, maggiore è lo stress a cui sottoponete le vostre articolazioni, soprattutto su femore, ginocchi, schiena e piedi. Praticare una moderata attività fisica, in quanto se non eccessiva contribuisce a rafforzare i muscoli; se i muscoli sono forti, le articolazioni non fanno attrito e quindi la cartilagine non si usura. Mantenere sempre una buona postura, in quanto protegge le articolazioni del collo, della schiena, del femore e delle ginocchia.

Quando sollevate un peso, è sempre meglio cercare di usare le articolazioni ed i muscoli più forti e più grandi. Così facendo eviterete lo stress a carico delle articolazioni più piccole. Bisogna tenere presente che il dolore è uno dei mezzi che il nostro corpo usa per comunicare; quindi ascoltate il vostro corpo. Il dolore dopo l’esercizio fisico può essere un campanello d’allarme che segnala uno stress eccessivo delle articolazioni. E infine raccomandiamo di chiedere aiuto in caso di difficoltà; se vi sforzate troppo potete solo peggiorare la situazione.

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