AA – arte e alienazione, curarsi con l'arte contemporanea

Curarsi con l’arte contemporanea: un percorso borderline dalla Bologna del 1977 alla Milano del dito medio di Cattelan.

Prendendo spunto dal suo libro Artherapy. Curarsi con l’arte contemporanea (Giraldi, 2008), Roberto Cascone illustra con un nuovo progetto multimediale come l’intreccio tra quotidianità e creatività possa trasformare in valore relazionale l’alienazione sociale.

L’incontro è per questa sera alle ore 21 presso la Sala Urban Center, via Turati 6 a Monza (adiacenze uscita secondaria della stazione FS).

Per quanto riguarda il libro ispiratore, Curarsi con l’arte contemporanea racconta, con parole semplici, come alcune opere d’arte contemporanea possano “servire” a curare alcune tra le nevrosi più diffuse: ansia e stress, depressione, mancanza di memoria e concentrazione, problemi di identità, come in un tradizionale manuale di arteterapia. Ma qui la chiave di lettura è ironica, ai limiti dello humour, così come ironica e ludica è spesso l’arte contemporanea.

L’interesse, dell’autore verso queste tematiche, va infatti oltre il mero uso ‘psicoterapico’ dell’arte, e punta invece a indagare sull’identità dell’opera d’arte stessa, sulla sua funzione e funzionalità nel contesto sociale, in particolare in quello del ‘sistema dell’arte’. In quest’ottica, dunque, nel libro vengono individuati dei ‘mali’, per i quali vengono poi suggeriti dei possibili rimedi, ovvero le opere raccontate, tutte in forma rigorosamente anonima così che la lettura sia un primo esercizio terapeutico. Il lettore appassionato d’arte o addetto ai lavori, infatti, come in puzzle, ha modo di identificare gli autori delle opere in questione. Uno sforzo salutare alla memoria, alla concentrazione, ma anche alla depressione e all’ansia, perché, come suggerisce la psicoanalisi, “uscire dall’immobilismo riduce lo stress“. Stessa cosa per il neofita, se è vero, come dice Germano Celant, che per chi non sa nulla della materia, saperne di più significa leggere, andare alle mostre, insomma muoversi, agire.

L’importanza dell’azione (e della relazione), nel libro si evince dagli esercizi proposti, mutuati da yoga e bioenergetica, con la collaborazione e la supervisione, estesa a tutto il libro, della dottoressa Nadia Lenarduzzi, psicologa dell’età evolutiva e insegnante di yoga.

Si tratta quindi di un libro ambivalente, poiché viene inteso dall’autore sia come un lavoro letterario che come un’opera d’arte di genere relazionale e, favorendo possibili cambiamenti comportamentali, di tipo situazionista. Lo spirito dell’opera è evidente nelle Prefazioni di Elisabetta Sonnino, restauratore-conservatore d’arte, che ne ha interpretato gli aspetti più creativi mettendo in atto alcuni esercizi prima ancora dell’uscita del libro.

Roberto Cascone, nato a Napoli nel 1958 ha lavorato come conduttore radiofonico e dj in diverse emittenti, in particolare a Controradio di Firenze e Radio Popolare di Milano. Tra le testate con cui ha collaborato il Giornale, TuttoMilano e La Repubblica, Il Giorno, La Voce e Vogue Gioiello. Dal 1997 si è dedicato quasi esclusivamente all’arte, partecipando alla Biennale di Venezia del 1999 col progetto Oreste. Attualmente vive a Milano e collabora come giornalista d’arte e design con Must e Activa. Il suo ultimo progetto multimediale di interazione metropolitana, The two cities, è stato presentato nel 2010 alla GiuseppeFrau Gallery, Villaggio Minerario Normann, Gonnesa (CI), in Sardegna, a cura di Pino Giampà e Barbara Martusciello

AA Arte e Alienazione
Martedì 15 febbraio 2011, ore 21
URBAN CENTER
Via Filippo Turati 6 – 20052 Monza (MI)
email: [email protected]

Lascia un commento

Se il creativo si annoia

Virgin Active: sport e relax nel week end

Leggi anche
Contentsads.com