Anche tu addominali da campione in venti giorni!

Si sa, chi fa commercio vuole vendere. Una delle regole della pubblicità è di vendere vantaggi, non caratteristiche. Per questo motivo difficilmente la scienza si coniuga con la pubblicità, se non in maniera camuffata.

Le reti televisive private – soprattutto quelle piccole – sono piene di filmati publicitari nei quali dei veri e propri atleti (uomini e donne) mostrano l’utilizzo di apparecchietti più o meno fantasiosi per allenare addominali, cosce, glutei e insomma tutto il campionario dei… punti deboli dell’immaginario collettivo, suggerendo l’idea (criminale) che il loro fisico sia il risultato dell’utilizzo di quegli attrezzi.

Il più delle volte sono soldi sprecati. E non, badate bene, perché queste macchinette si basino su concetti del tutto errati – anche se per certi attrezzi sarebbe bene fare un po’ di attenzione – ma perché si finisce, abbastanza presto, per abbandonarli. Solo chi ha davvero il desiderio di allenarsi continuerebbe ad usarli, ma paradossalmente queste persone non hanno bisogno di quegli apparecchi!

In altri termini, questi attrezzi “innovativi” non funzionano perché si rivolgono a persone che comunque non si allenano, o non lo faranno con la frequenza o per un tempo sufficiente a vedere dei buoni risultati. Chi ha voglia di allenarsi non ha bisogno di comprare “l’ultima scoperta in fatto di allenamento dei pettorali per soli 39.9 Euro”.

Sono trent’anni che compio ricerche sulla performance; ho letto molti libri, ho allenato centinaia di agonisti e di amatori in diecine di attività e discipline diverse; ho trascorso migliaia di ore in allenamenti e pratiche psicofisiche, e misono confrontato con maestri, medici, esperti di performance: mi sento di assicurarvi che, se siete 10-15 chili sovrappeso, non avrete mai “un ventre piatto e muscoloso con soli tre minuti al giorno”.

La vendita di questi oggetti si basa sullo stesso concetto delle lotterie e dei casinò: il sogno del risultato facile. Ma chi vince il primo premio di una lotteria non ha rilevanza statistica rispetto alle migliaia di persone che pagano regolarmente da anni senza vincere nulla. In questo, le lotterie sono eticamente più corrette della pubblicità del fitness: perché la lotteria qualcuno, almeno, la vince davvero.

Facciamo pace con noi stessi.

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