Appello urgente per prevenire il colera: ad Haiti servono 200 kit di purificazione dell'acqua

Evidentemente non bastava il terremoto di magnitudo 7.0 che il 12 gennaio 2010 ha ucciso oltre 230 mila persone. Ad Haiti ci voleva anche il colera. Il destino avverso continua ad accanirsi su questo Paese già martoriato dalla fame e dalla povertà prima di tutto, prima dei tifoni, del terremoto e prima anche del colera che vediamo oggi.
I tentativi di minimizzare dei vari Governi e l’indifferenza dei media non sono riusciti a fermare la nuova emergenza e, infatti, l’epidemia si sta diffondendo rapidamente ad Haiti e non solo. I primi casi oltre confine sono stati registrati nella vicina Repubblica Dominicana e in Florida. Il blogger Gabriele Cazzulini su Affreschi digitali ci mostra l’infografica interattiva pubblicata dal quotidiano The Guardian aggiornata a martedì. Ma la situazione evolve rapidamente come dimostrano anche i grafici e gli aggiornamenti quotidiani del Centro per le operazioni di emergenza del Pan American Health Organization (PAHO/WHO).

Per cercare di arrestare il fenomeno serve prima di tutto acqua non contaminata. La Fondazione “aiutare i bambini”, che sta seguendo momento per momento l’evolversi della situazione ad Haiti attraverso i referenti dei progetti sostenuti da anni, lancia quindi un appello per avviare un intervento di potabilizzazione dell’acqua nella città di Gonaives: servono 12.000 euro.
 
La distribuzione di kit per la purificazione dell’acqua a 200 famiglie della città di Gonaives inizierà nei prossimi giorni, nella zona nord di Haiti colpita nelle ultime settimane da un’epidemia di colera. L’intervento è stato richiesto con urgenza da Richard Feukeu, referente sull’isola della Fondazione “aiutare i bambini”. L’obiettivo è prevenire la diffusione del colera che si trasmette anche attraverso l’acqua contaminata.
 
La situazione – ha commentato Feukeu (nella foto mentre illustra il funzionamento del kit di purificazione dell’acqua) – è molto grave: è la prima volta che il colera colpisce qui in Haiti ed è il panico generale. Le due regioni dove si contano più vittime in questo momento sono l’Artibonite, dove è localizzata la città di Gonaives, e il Plateau Central. Carovane di persone in fuga dall’epidemia si dirigono verso la capitale Port-au-Prince. C’è il rischio quindi che l’epidemia colpisca anche lì.

Il kit di purificazione dell’acqua che vedete con Feukeu nella foto a lato, è composto da un secchio da 20 litri, tubo e filtro antibatterico. Il suo funzionamento è semplice e veloce: l’acqua sporca versata nel secchio esce dal filtro pulita e potabile. L’acqua viene purificata al momento del bisogno, senza dover essere stoccata con il rischio di un contagio successivo. Il filtro resiste per un anno per 1000 litri filtrati al giorno e si pulisce una volta alla settimana utilizzando una siringa, compresa nel kit, per asportare i residui.  
 
Insieme alle autorità locali di Gonaives – prosegue Feukeu – abbiamo individuato 200 famiglie con cui avviare una distribuzione pilota del kit di filtraggio e purificazione dell’acqua per arginare l’emergenza colera. Si tratta di nuclei familiari residenti presso pozzi artesiani scavati con il recente finanziamento di “aiutare i bambini” nel quartiere di Praville, o presso corsi d’acqua o zone aride del quartiere. Saranno interessati dall’intervento anche i residenti di aree non ancora dotate di latrine comunitarie e alcune famiglie vulnerabili indicate dai leader comunitari o dalle strutture ospedaliere“.
 
Ogni kit di purificazione dell’acqua ha un costo di 60 euro. La Fondazione “aiutare i bambini”, ha lanciato dunque questo appello per acquistarne subito 200 da distribuire alle famiglie di Gonaives. È possibile fare una donazione con causale “Emergenza Colera ad Haiti” attraverso versamento su Conto Corrente Postale n. 17252206 oppure on-line su www.aiutareibambini.it.
 
Questo è solo l’ultimo degli interventi che la Fondazione “aiutare i bambini” ha attivato ad Haiti negli ultimi mesi. A seguito del terremoto dello scorso gennaio ha realizzato importanti interventi di aiuto alla popolazione a Port-au-Prince (acquisto di un generatore di corrente per il Centro sanitario-nutrizionale “Rosalie Rendu”), a Hinche (sostegno al Complesso Educativo “Sacre Coeur”) e a Gonaives (sostegno alla scuola elementare e asilo “Titi et Bambini”, realizzazione di 5 pozzi e 5 latrine comunitarie nel quartiere Praville, corsi sull’igiene domestica e il corretto utilizzo dell’acqua). La situazione è grave e bisogna concentrarsi sulle necessità che di volta in volta si presentano con maggiore urgenza. Nell’ottica della concretezza che è uno dei suoi valori cardine, “Aiutare i bambini” continuerà a seguire Haiti cercando di capire insieme ai suoi referenti quali aiuti sono più necessari. Ma c’è bisogno anche del nostro aiuto. Sostenere “Aiutare i bambini” vuol dire essere certi che ad Haiti arriverà l’aiuto giusto al momento giusto.
Sta a noi fare in modo che questo sia davvero sempre possibile, qualunque sia l’emergenza che di volta in volta si presenterà.

Fonte:
Ufficio stampa Fondazione “aiutare i bambini”
Alex Gusella
Tel. 02-70603530
Mob. 348-0818287
[email protected]
www.aiutareibambini.it

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