Aspettando la primavera depuriamo il fegato con il tarassaco

Questa mattina il risveglio con il sole mi ha fatto ben sperare, anche se in  realtà fa ancora molto freddo. Inizia il conto alla rovescia in attesa della primavera, quasi fosse un'ancora di salvezza al grigiore e ai malanni che l'inverno ci ha riservato. Tuttavia, basterebbe tornare indietro all'anno scorso per ricordarci di quanto in realtà verso fine febbraio/inizio marzo iniziavamo a sentirci  stanchi e spossati e persino un po' depressi. Colpa del fegato!

Immaginiamo il nostro fegato come un sacco gonfio di tossine accumulate durante le abbuffate invernali, lo stress del lavoro, delle festività, della crisi economina e del maltempo. Meglio non pensarci troppo ma comunque agire per tempo, iniziando da adesso affinché la primavera non ci colga impreparati.

Oggi voglio consigliarvi il tarassaco sia consumato in insalata sia sotto forma di decotto. Per preparare il decotto, dobbiamo utilizzare le radici: puliamole, tagliamole a listelle e facciamole essiccare al sole per poi conservarle in un vaso di vetro lontano da fonti luminose; per i nostri scopi, sarà sufficiente utilizzare un cucchiaino di droga da far bollire per una ventina di minuti nell'acqua di una tazza da tè. Il decotto di tarassaco va bevuto preferibilmente dopo i pasti principali. In un mese otterremo grandi benefici!

Se invece vogliamo ottenere risultati apprezzabili in soli 15 giorni, procuriamoci la tintura madre di tarassaco daassumere nella misura di 20 gocce in circa mezzo bicchiere d'acqua per 2/3 volte al giorno, lontano dai pasti.

Non dimentichiamo di sfruttare i benefici del miele di tarassaco.

Non allarmatevi se compaiono foruncoli e brufoletti sotto pelle: è il nostro fegato che spurga!

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