Bambini astronauti, in ospedale si può!

Viaggiare nello spazio comodamente sdraiati in una risonanza magnetica. Con la fantasia tutto è possibile, ma per una volta la realtà l'ha superata concretizzandosi in un progetto che è valso ai suoi ideatori, i medici e degli altri membri dello staff dell'Unità Operativa di Diagnostica Neuroradiologica Pediatrica del San Raffaele di Milano il premio Tiziano Terzani per l'umanizzazione della medicina.

Si tratta di un premio molto ambito e prestigioso per chi ha a cuore la salute dei pazienti nel senso più ampio e vero del termine. Viene attribuito infatti ogni due anni a figure o gruppi che hanno contribuito all'individualizzazione della cura e all'integrazione di pratiche efficaci da culture mediche diverse.

La Scuola di Umanizzazione della Medicina, ente formativo promosso da alcune Aziende Sanitarie Locali e Ospedaliere, dalla Regione Piemonte, da Enti locali e Consorzi Socio-Assistenziali, cerca attraverso le sue iniziative, di stimolare la riflessione sui temi del dolore, della malattia e della morte, affiancando il pensiero della medicina a quello dei malati, le parole della filosofia a quelle della scienza, con l'intento di aiutare attraverso la sola riflessione, la crescita di una medicina più umana.

Il San Raffaele, che da sempre pone l'uomo e la persona al centro della cura, promuove questo ideale anche nei suoi pazienti più piccoli e, infatti, in linea con l'edizione di quest'anno del premio che si è focalizzata in particolare sull'ambito della formazione e dell'informazione ammettendo esclusivamente progetti di carattere formativo ed informativo che intendessero promuovere e sviluppare secondo schemi innovativi il tema dell'umanizzazione delle cure non solo tra gli operatori sanitari, ha realizzato un percorso per accompagnare bambini e genitori in un viaggio nello spazio un po' speciale, nel senso che lo scopo era quello di migliorare gli aspetti di accoglienza dei piccoli pazienti che si apprestano a effettuare un esame Neuroradiologico ed in particolare la Risonanza Magnetica attraverso la metafora della navicella in cui entrare per andare a esplorare mondi misteriosi e lontani.
Il contesto diagnostico, infatti, proprio per l'aspetto imponente dei macchinari e per la condizione di costrizione cui il piccolo è necessariamente sottoposto, con necessità di sedazione in età prescolare, può incutere paure nel bambino ed ansia nei genitori soprattutto legate all'esito dell'esame.
Al fine di ridurre la percezione di medicalizzazione e contribuire a creare un clima di fiducia e di collaborazione tra il bimbo, la famiglia e lo staff curante, si è quindi cercato di creare un ambiente idoneo e un accompagnamento all'esame per il bambino e la sua famiglia.

All'interno del progetto "Oggi farai un viaggio nello spazio!". Accompagnare bambini e genitori nel percorso neuroradiologico è stata creata in pratica una formula ambulatoriale per eseguire l'esame in sedazione senza ricovero ospedaliero, grazie anche alla preziosa collaborazione con i neuroanestesiti pediatrici. E' stata quindi allestita una stanza, adiacente alla sala di attesa, divisa in due parti: la prima dedicata al gioco e al disegno libero guidato; la seconda dedicata al percorso – viaggio che il bambino compie con la guida degli psicologi. Attraverso un percorso tematizzato e ludico, seguito da psicologhe, il bambino può sperimentare anticipatamente le fasi e i rumori dell'esame al fine di migliorare la compliance nei bambini più grandi che non necessitano di sedazione.

Il tema dell'avventura spaziale per ricreare in modo giocoso e positivo l'esperienza che il bambino prova durante l'esame è stato scelto indubbiamente per l'attrazione innata che l'essere umano ha da sempre nei confronti dell'universo, come detto nel post sui problemi medici degli astronauti, ma soprattutto per accendere la fantasia di cui i piccoli sono dotati quel tanto che basta a farli sognare di essere protagonisti di una grande e fantastica avventura. Viene infatti proposta una storia dove il protagonista è un bambino astronauta, così da favorirne l'identificazione, il quale accompagnerà il bambino lungo il viaggio di preparazione all'esame.

"So che farai un esame speciale…la Risonanza Magnetica! La Risonanza Magnetica assomiglia molto a una navicella spaziale ed io, che sono un esperto astronauta, ti accompagnerò in questo viaggio". E' così che l'astronauta Max, attraverso una serie di lettere, si presenta al bambino e lo conduce  passo dopo passo attraverso il viaggio sull'astronave e lo invita a conseguire "la patente" per viaggiare poi sull'astronave vera e propria, la Risonanza Magnetica. Max attraverso delle foto e delle simulazioni, fa conoscere al bimbo l'esperienza astronave/risonanza magnetica.

Scoprendo nuovi pianeti il piccolo paziente conosce la natura metallica dello strumento (grossa calamita); prende confidenza con l'equipaggio medico (es. il neuroradiologo e l'anestesista spaziale); impara a conoscere i rumori del motore (attraverso delle cuffie); indossa il caschetto e la tuta spaziale (peso e misurazione dei parametri); impara a stare in posa per le foto (fermo o addormentato); conosce lo strumento "campanello" per mettersi in comunicazione con la sala comandi (in caso di emergenza). Dopo aver eseguito il vero e proprio esame al bambino viene consegnato un diploma di coraggio.

Il progetto si propone di avviare quindi un cambiamento nell'approccio al piccolo paziente, improntato più alla persona e ai suoi bisogni, in cui vi sia maggior comunicazione e collaborazione tra il bambino, la famiglia e lo staff medico. E lascerà di sicuro i bambini con la bocca aperta, ma per la meraviglia!

Se volete conoscere qualche dettaglio in più su questo viaggio-diagnostico qui trovate la presentazione in pdf.
Se invece volete conoscere gli altri progetti vincitori insieme a quello del San Raffaele del premio Terzani 2010 vi basta cliccare sul titolo per scaricarne la scheda e il materiale correlato:
Guida per bambini in pediatria del Servizio di Psicologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Consorziale; Policlinico – Giovanni XXIII di Bari; Agenzia Regionale Sanitaria della Regione PugliaDue percorsi emblematici con pazienti cronici: un modello di orientamento e valutazione della pratica clinica del Centro "Ca' Granda" per la Bioetica Clinica e la Governance della Salute, Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di MilanoLa leniterapia nelle residenze sanitarie assistite (r.s.a.) fiorentine della Fondazione Italiana Leniterapia FILE ONLUS"Tra scienza e sofferenza: le conversazioni difficili in medicina". Il programma per migliorare le competenze comunicativo- relazionali (PERCS), del Centro CURA, Centro universitario di ricerca sugli aspetti comunicativo-relazionali Università di Milano; Ospedale San Paolo, Polo Universitario, Milano.

Questo post partecipa alla nona edizione del Carnevale della fisica che sarà ospitata su Rangle, il blog di Peppe Liberti col tema principale di Meraviglia, rigore e stravaganza. Una sorta di continuazione e arricchimento di quanto introdotto con l'edizione dedicata al tema "Fisica e arte" ospitata il mese scorso proprio qui su Arte e salute.

Per chi volesse partecipare c'è ancora qualche giorno di tempo. Scrivete i post a tema o sulla fisica in generale nel vostro blog e inviate i link a Peppe.

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