Bere e allenarsi – La reintegrazione idrico-salina: i glucidi

di Gianfranco Di Mare

Performance Engineer
 

Come dicevamo, l’idea che con l’attività fisica si perdano energie e queste vadano ricostituite immediatamente può avere un senso in caso di prove strenue o di competizioni molto lunghe. In certi sport ci si alimenta addirittura durante la competizione (ciclismo, tennis, nuoto di gran fondo…).
Ma si tratta di situazioni molto tecniche che, a ben vedere, poco ci importano. La domanda che ci preme è: servono gli zuccheri, nella nostra bevanda dissetante?

Mettiamola giù semplice: se un persona beve durante un (normale) allenamento lo fa soprattutto per reintegrare l’acqua. Più il liquido che si beve è nutriente, più lentamente lascia lo stomaco: si calcola che la velocità di svuotamento gastrico sia circa di 2.5 kcal/min. 250 mi di acqua (una bottiglietta di plastica) in cui siano stati sciolti, ad esempio, 20 g. di saccarosio (84 Kcal) vengono assorbiti (a stomaco vuoto) in circa 8400/250 = 33.5 min, con un assorbimento di acqua pari circa a 448 ml/h (mezzo litro l’ora). Il fatto è che quando si suda si possono perdere anche uno o due litri di acqua l’ora… insomma, gli zuccheri rallentano l’assorbimento dell’acqua.

Ora, se il problema è reintegrare gli zuccheri (ad esempio a causa di una improvvisa crisi ipoglicemica o, come abbiamo visto, perché l’atleta deve necessariamente mangiare durante l’azione) ben venga la soluzione zuccherina: ma se beviamo per reintegrare soprattutto l’acqua, niente è meglio… dell’acqua!

Restate in zona, la prossima volta si parla di soluzioni ipotoniche, isotoniche ed ipertoniche, e nientemeno che di osmolarità! 😉

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