Carolina Kostner, imitarla può far male alla salute. Ecco perché

A Natale successo per le piste per il pattinaggio sul ghiaccio in città: attrazioni a portata di mano per sentirsi come Carolina Kostner, ma non per questo meno a rischio di cadute e traumi. Ecco come evitare guai senza rinunciare al divertimento

Natale senza neve non è Natale. Ma in mancanza di quella vera e nell’impossibilità di spararne di artificiale, ecco che le città si attrezzano con l’alternativa ghiacciata. Ogni città nel periodo natalizio ne allestisce una, di solito nella piazza più grande e centrale, che viene presa, regolarmente, d’assalto da centinaia di ragazzi pronti a imitare le magie di atleti come i due dell’indimenticata coppia olimpica Barbara Fusar Poli-Maurizio Margaglio, Valentina Marchei, la rinata Carolina Kostner o i nuovi eroi delle lame Samuel Contesti, Cappellini-Lanotte, Berton-Hotarek. Sono le piste per il pattinaggio sul ghiaccio, le ‘patinoire‘ metropolitane attrazione per bambini e ragazzi anche in città lontane dalle nevicate alpine, ma non per questo meno a rischio di cadute e traumi.

TUTTI IN PISTA! Queste isole bianche sull’asfalto, sono infatti sempre più affollate da giovani pattinatori pronti a esibirsi in salti e sfide tra amici davanti a un pubblico un po’ più ampio di quelli dei saggi di fine anno o da persone, grandi o piccole, che vogliono assaporare semplicemente l’ebbrezza dell’equilibrio sulle lame come quella che provano i grandi campioni che si vedono in tv proprio in occasione delle feste. Un mix di varia umanità ed esperienza che, però, unita al sovraffollamento e all’improvvisazione rischia di farci passare il resto delle feste a letto.

A mettere in guardia sui pericoli, per chi si improvvisa ‘campione’ di pattinaggio sul ghiaccio senza avere la minima preparazione, è Fabio Pigozzi, presidente della Federazione internazionale di medicina dello sport (Fims).”Se ci si butta sulla pista senza un minimo di preparazione o magari dopo un banchetto natalizio, si rischiano traumi alle articolazioni e spesso possono capitare lesioni dovute al taglio con la lama dei pattini“, spiega, infatti, l’esperto.
Inoltre – aggiunge – possono verificarsi molte collisioni all’interno di queste piccole piste cittadine, dovute all’affollamento e alla presenza di neofiti di questo sport, che a malapena riescono a stare in piedi. Mentre ragazzini filano via sul ghiaccio senza guardare chi hanno attorno. Così – prosegue Pigozzi, pro rettore dell’università ‘Foro Italico’ di Roma – le cadute maldestre possono portare a lussazioni della spalla e a distorsioni del ginocchio e della caviglia“.

COME EVITARE GUAI. Che fare dunque per non ritrovarsi al pronto soccorso, senza rinunciare al piaciere di solcare le piste di ghiaccio?
Riscaldamento innanzitutto. Secondo Pigozzi, per evitare brutte figure davanti al pubblico e il ricorso alle cure del medico, è “meglio riscaldare i muscoli prima di allacciarsi gli scarponi, come avviene sulle piste da sci“. Meglio poi “mantenere una postura corretta e se si perde l’equilibrio provare a cadere di lato, per ammortizzare meglio l’impatto sul ghiaccio“. In concreto, prima di iniziare a pattinare, suggerisce Pigozzi, “è meglio dedicare 10 minuti di corsa lenta e piegamenti per scaldare bene le gambe così da sciogliere le articolazioni, in particolar modo le ginocchia.”Occhio alla posizione. “È consigliabile una postura corretta sui pattini, meglio se eretta. Con spalle, bacino e talloni in linea, e mantenendo il busto mai troppo in avanti. L’errore che spesso compie un principiante è stare indietro“, precisa infatti l’esperto. “Ciò può comportare la perdita dell’equilibrio e la caduta“.Imparare a cadere. Cadere è però un rischio che si deve mettere in conto quando si sta in equilibrio su due lame. L’accorgimento se si finisce a gambe all’aria sul ghiaccio duro è quello di provare a impattare sulla pista con il fianco del corpo, perché “bisogna proteggere la testa – consiglia ancora Pigozzi – che è la parte più esposta quando si perde l’equilibrio e si finisce per terra. Il pericolo è che nel cadere all’indietro si possa sbattere la nuca è di ricevere una concussione cerebrale, caratterizzata da una perdita post-traumatica di coscienza o memoria, che dura da qualche secondo ad alcuni minutiUn po’ di scienza aiuta. “Va ricordato che il pattinaggio sul ghiaccio è uno sport – avverte il presidente Fims – e come tutte le attività sportive ha un aspetto ludico, ma non devono essere sottovalutate altre componenti. Molti che si cimentano con i pattini – chiosa Pigozzi – non sanno che il ghiaccio non amplifica il trauma distorsivo come si potrebbe pensare. Perché si innesca, su questa superficie liscia, lo stesso meccanismo di scivolamento delle articolazioni inferiori che avviene sui campi di calcetto quando vengono bagnati. L’impatto – conclude – sarà così meno rischioso rispetto al medesimo incidente su superfici piane, ma con più attrito“.

Sì, insomma, a rimanere incollati sul divano a guardare Opera on ice, rimpinzandosi di cotechini e panettoni rischieremmo di più che non a scendere in piazza (ghiacciata) e provare a pattinare noi stessi.

Fonte: Adnkronos Salute

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