Che direbbe Flaiano! Dialoghi satirici dall’aldilà a cento anni dalla nascita

«Cosa direbbe Ennio Flaiano della Tv di oggi?
Non lo fanno apposta!»
Maurizio Costanzo
(in un'intervista per "Il Giorno" di venerdì 5 marzo 2010)

Secondo me lo direbbe anche della politica e dell'Italia in generale. Poi, per tirarci un po' su, aggiungerebbe un bel «coraggio, il meglio è passato!»

Ebbene sì, la frase sentita più spesso in questi ultimi due anni di crisi è sua. Si vede che la satira di oggi è a sua volta in crisi e non riesce più a fare dell'autoironia sul nostro malconcio Paese oppure che Ennio Flaiano era un genio e sapeva vedere oltre. Talmente oltre che i suoi contemporanei non lo capivano. Pazienza, «il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso».

Visto?! Con Flaiano è facile: ogni frase una sua citazione. D'altra parte di aforismi e frasi sferzanti ne abbiamo pieni gli archivi. E sono tutte geniali e perfettamente adattabili anche a un contesto come quello di oggi. Inevitabile dunque che una persona come l'amico Maurizio Costanzo, che lo conosceva bene e lo cita più spesso, sappia con quanta e quale ironia darebbe una scrollata all'Italia di oggi.

Le celebrazioni per il centenario. "Ennio Flaiano. Scrittore satirico dell'Italia del benessere" è la frase con cui Flaiano amava presentarsi, ma ora è anche il titolo della mostra documentaria e biografica che venerdì 5 marzo, ha inaugurato le celebrazioni nazionali per il centenario della nascita dello scrittore pescarese (1910-2010).
Disegni autografi, lettere, quaderni d'appunti, provenienti dal Fondo manoscritti dell'Università di Pavia e presentati per la prima volta al pubblico, rimarranno esposti fino al 30 aprile al Mediamuseum di Pescara, sede dell'Associazione culturale Ennio Flaiano, organizzatrice delle celebrazioni.

Le iniziative commemorative hanno inizio proprio nel giorno esatto della nascita dello scrittore, sceneggiatore e giornalista, premiato con lo Strega nel 1947 con Tempo di uccidere e conosciuto dal grande pubblico per il soggetto del film La dolce vita del regista Federico Fellini.

In contemporanea con Pescara, città natale di Flaiano, anche Roma, la sua città adottiva dove ha svolto quasi tutta la professione, renderà omaggio allo scrittore.
Oggi, alle 17, ai Musei Capitolini, ricorderanno Flaiano numerosi intellettuali ed artisti: da Lina Wertmuller a Carlo Lizzani, da Mauro Canali a Mirella Serri, da Paolo Mauri ad Alain Elkann, da Italo Moscati a Giosetta Fioroni, da Raffaele La Capria a Daniele Protti, da Giovanni Sedita a Giuseppe Giannotti.
Nel corso dell'incontro verranno proiettati un video con immagini inedite di Flaiano, a cura di Mauro Canali e Mirella Serri con la collaborazione di Rai Storia, e due interviste concesse a suo tempo a Giovanni Russo e Tonino Guerra; l'attore Lino Capolicchio leggerà alcuni brani tratti da libri dello scrittore.

Da lunedì 8 marzo a Roma la Casa del Cinema presenterà invece un ciclo di film.
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