Cibo e Nutrimento

C’è chi dice che siamo quello che mangiamo.
Questa affermazione, a saper guardare, è vera solo in parte: in effetti siamo anche altro, innanzitutto perché nessun essere vivente nasce identico ad un altro. Non voglio farla complicata, ma – patrimonio genetico a parte – il fatto che una persona nasca in un momento e/o in un luogo diverso da un’altra già basterebbe a far sì che fossero intrinsecamente diverse, si trattasse pure di due gemelli. Fermiamoci qui, se no ci perdiamo nella genetica, nella psicogenetica, nella biologia e dio sa dove altro…
È vero però che il cibo, essendo assieme all’aria una delle principali sostanze naturali che diventano fisicamente parte del nostro organismo, diviene elemento costitutivo dei nostri tessuti e delle nostre fisiologie. Questa è una bellissima notizia! Approfondendo la questione si scopre che abbiamo la possibilità, volendolo, di utilizzare gli alimenti per contribuire al benessere dei tessuti, delle fisiologie, degli organi… insomma, al nostro benessere e al nostro rendimento.

Non date retta a quelli che pensano ad un alimento solo in termini di calorie, vitamine e sali, e quantità di carboidrati, proteine e grassi. Una ricciòla è diversa da un pesce spada. Non solo per i suoi diversi contenuti organolettici, ma perché diversa è stata – come per gli esseri umani – l’esperienza di nascita e di crescita di un animale rispetto all’altro; diversa è la loro genetica; diversi sono stati i loro metabolismi, ciò che hanno mangiato e soprattutto i modi in cui le loro diverse fisiologie hanno reagito all’ambiente in cui si sono trovati ad operare. Nello stesso modo si può ragionare per i vegetali.

Nella mia Scuola di formazione, l’Accademia di Medicina del Reiner Pharma Institute, parliamo di qualità nutrizionali specifiche. Si tratta di un argomento affascinante, che ci permette di accedere a tutto un mondo di nuove possibilità per migliorare il nostro benessere e le nostre performance. E questo vale che siamo atleti, musicisti, professionisti o casalinghe!

(Intanto, se siete curiosi sul Reiner Pharma Institute potete dare un’occhiata qui.)

Image courtesy usersunimi.it

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