Combattere l'obesita' infantile

L’obesita’ infantile e’ un fenomeno purtroppo in forte crescita, complici lo stile di vita moderno e i ritrovati della tecnologia che fanno si’ che il bambino stia ore davanti al computer o alla televisione

I genitori normalmente lavorano entrambi e i bambini sono affidati a nonni o baby sitter anche perche’ gli asili costano e anche parecchio.

Una volta  la tv non esisteva come non c’era il computer ed i bambini passavano il tempo dopo la scuola in cortile a giocare,all’aria aperta.

I bambini di una volta erano decisamente piu’ magri. Oggi siamo sommersi da quantita’ di cibi industriali contenenti grassi idrogenati, zuccheri e farine raffinate, tutte sostanze che fanno impennare la glicemia e predispongono al diabete e all’obesita’

Gli elementi chiave quindi per la prevenzione ed il trattamento dell’obesità sono identificati nell’alimentazione corretta, nel ruolo delle famiglie e nell‘attività fisica;

 Alla base della malattia, perche’ l’obesita’ e’ una vera e propria malattia, c’e’ una scorretta alimentazione.

 Va detto che qui subentra in primis il ruolo chiave della famiglia. I genitori dovrebbero loro stessi abituarsi a mangiare in modo corretto, privilegiando cibi sani fin dalla colazione.

I bambini finiranno per imitarli fin da piccoli e per loro alimentarsi in modo corretto diventera’ naturale.

Molto spesso mi capita di vedere genitori che per arrivare ad un bar o ad accompagnare un figlio a scuola prendono l’auto anche per fare 200 metri. Questa non e’ utopia ve l’assicuro.

L’auto fa stare comodi, permette di fare in fretta, ma fa anche ingrassare.

E’ la mentalita’ che deve cambiare, se io sono abituata a “infilarmi” con l’auto in un negozio pur di parcheggiare senza bisogno di muovere un passo, e’ ovvio che trasmettero’ questo comportamento ad un bambino che ha me come punto di riferimento e il bambino sara’ l’adulto obeso di domani perche’ avra’ interiorizzato questo e una serie di comportamenti scorretti come normali. Spero sia chiaro il concetto

Cominciamo allora a inforcare la bici insieme a nostro figlio e vedrete quanti malanni in meno per noi e per lui.

Impariamo a camminare!!! Scarpe comode e via!

Limitategli  le ore al computer o davanti alla televisione, senza imporre regole rigide,ma magari iscrivendolo ad una palestra, facendogli fare uno sport per il quale e’ particolarmente portato o meglio ancora, se il tempo permette andate con lui a camminare.

 

Ricordate che un ruolo determinante nell’aggravamento di questa patologia e ‘ determinato dalla pubblicita’, dal marketing aggressivo a cui sono sottoposti i bambini incollati davanti alla tv.

I bambini infatti sono bombardati continuamente da pubblicita’ di merendine, patatine, fast food, ma in Italia non c’e’ ancora oggi una normativa che ponga dei seri  limiti a questi bombardamenti.

 L’Active life movement  ha preso come esempio la Barbie, la bambola che da generazioni ha un forte impatto sulle bambine, e l’ha ingrassata, resa obesa davanti al pc.

 Non manca naturalmente il modello maschile di super eroe per i bimbi. L’intento e’ quello di sensibilizzare genitori e figli sul modo corretto di alimentarsi, dal momento che l’obesita’ e’ un problema molto piu’ grave negli Stati Uniti, la patria del cibo spazzatura.

 Nella campagna di sensibilizzazione infatti la Barbie e’ circondata da cibo spazzatura. Lo slogan e’ “Tieni l’obesita’ lontano dai tuoi bimbi”

Personalmente trovo un po’ forte questa campagna di sensibilizzazione, da un lato potrebbe “svegliare” i genitori, dall’altro trasmettere messaggi negativi ai bambini che potrebbero sviluppare  in futuro disturbi mentali correlati all’alimentazione.

 E in Italia?

Il problema comincia ad aggravarsi anche qui da noi, per cui si stanno diffondendo campagne di sensibilizzazione come quella avviata  dal Centro Prevenzione e Trattamento Obesità Infantile dell’Istituto G. Gaslini e dalle 296 Farmacie di Genova e Provincia aderenti a Federfarma Genova.

 Queste associazioni hanno deciso di dedicare il mese di novembre alla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità infantile attraverso una campagna volta  a sensibilizzare i comportamenti dei genitori e dei bambini per portarli ad assumere abitudini alimentari sane e uno stile di vita attivo.

La campagna si basa sul coinvolgimento ludico educativo e su un sistema di gioco, premi e rinforzi, i medici sviluppano un gioco educativo, i farmacisti lo propongono alle famiglie.

Ritenendo controproducente per i bimbi l’imposizione di una dieta, i medici hanno ideato un metodo basato su un approccio comportamentale volto a inculcare nei bimbi  una serie di abitudini positive finalizzate al rispetto delle regole 5.2.1.0.

5 sono le porzioni di frutta e verdura che ogni giorno bisognerebbe assumere, 2 ore al giorno è il tempo massimo da trascorrere davanti alla tv o ai videogiochi, 1 ora al giorno è il tempo che andrebbe dedicato al movimento e allo sport, 0 sono le bevande zuccherate e frizzanti consentite.

Alla fine della settimana mamma e papà premiano  il comportamento virtuoso del figlio, testimoniato dai punti segnati con orgoglio giorno per giorno sulla sua lavagnetta.

I bambini sono  inoltre invitati a realizzare un disegno sui messaggi racchiusi dal 5. 2. 1. 0., in modo da farli riflettere su ognuno di essi.

Per ogni disegno consegnato in Farmacia è previsto un doppio premio: il disegno viene esposto in vetrina e il bambino riceve una confezione di giochi (”Gormiti” o “Cuccioli cerca amici”) messa a disposizione da “Giochi Preziosi”, sponsor della campagna insieme a “Latte Oro” e “Parmalat”.

C’e’ da augurarsi che simili iniziative siano ripetute piu’ spesso anche in altre regioni italiane senza dover per forza arrivare alle “politiche estreme” degli Stati Uniti.

 

     
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