Con la crisi il Natale fa più male

Con la crisi il Natale fa più male Di Emanuela Zerbinatti domenica 23 novembre 2008 La crisi economica aggraverà lo stress da festività natalizie. Ecco perché e come difendersi. shares Like Tweet +1 Mail

Le Feste natalizie sono particolarmente stressanti, ma questo lo sappiamo ormai per esperienza e gli esperti potrebbero fare a meno di ricordarci tutti gli anni di questi tempi che il Natale può arrecare danni alla salute. Sembra però che la crisi economica che stiamo vivendo renderà le festività natalizie 2008 ancora più pericolose.

Cosa accade di solito bene o male ce lo ricordiamo. Al lavoro ci sono gli ultimi lavori da finire alla svelta prima delle chiusure e magari gli inventari di fine anno. La quantità e qualità di tempo libero si riduce drasticamente, proprio quando dovremmo averne di più per andare in giro a cercare il regalo da fare ad amici e parenti, organizzare i pranzi e cene e partecipare a incontri di famiglia di “cortesia”. Non bastasse questo, ci carichiamo di un ulteriore stress pretendendo che tutto ciò che facciamo sia perfetto. Diventiamo sempre più nervosi e ci aggiriamo tra i negozi e feste superaffollati di persone con i nervi a fior di pelle quanto noi.
Così la pressione schizza ben oltre i livelli di guardia aprendo la strada, in alcuni casi, all’ipertensione, problema legato a doppio nodo con acciacchi per cuori e reni, ictus, mal di testa e osteoporosi.
Un gruppo di ricercatori della University of East London è riuscito addirittura a quantificare i rischi della  frenesia da regalo, spedendo 30 persone – 15 uomini e altrettante donne –  a comprare diversi regali in un tempo massimo di 75 minuti. I risultati dello studio hanno evidenziato infatti che il battito cardiaco aumenta del 10%, così come la pressione e i livelli di stress diffuso, con le donne che si lasciano angosciare più degli uomini: per loro il livello di stress triplica, mentre nei maschi si limita a raddoppiare.

Non è però solo un problema di stress e pressione alta.

Tra pacchi da scartare, doni da preparare e parenti da incontrare sono sempre più in agguato anche agli attacchi di panico, pronti ad assaltare gli shopper improvvisati per il Natale.

Ma a chi per i più svariati motivi è solo, non va certo meglio: vedere tanta gente che vive in modo ancora più frenetico e apparentemente più felice e conviviale, agli occhi di chi si sente solo diventa un motivo per stare ancora peggio. Angosce e depressione si fanno più profonde spingendo con più probabilità verso gesti estremi e senza ritorno.

Insomma, il Natale rischia di far male se non ci si arriva un po’ preparati! Ad aggravare il tutto quest’anno ci si è messa anche la crisi economica. Le paure per le spese da affrontare saranno maggiori: da un lato si cerca di stringere la cinghia, ma rimane il terrore di deludere figli amici e parenti e chi si trova solo percepisce anche l’aggravante di essere solo a gestire il problema. In una parola più frustrazione per tutti.

La soluzione? Intanto già il sapere cosa ci attende nelle prossime settimane può essere d’aiuto.
Il mio consiglio è di prendere il Natale con un po’ più di filosofia
. La crisi tocca tutti: chi sta relativamente bene ha paura di perdere tutto e chi già ne sta risentendo a paura di non farcela o che durerà per sempre. Inutile poi intestardirsi sul regalo perfetto: non esiste! Quindi fatevene una ragione e organizzatevi per tempo. Non tirate l’ultimo minuto perché non sarà la fretta a farvi venire l’idea geniale!

In altre parole, tutto fa pensare che quest’anno più che mai, puntare sul vero senso del Natale anziché sulla materialità che solitamente gli attribuiamo, farà bene non solo al nostro portafogli, ma anche alla nostra salute.

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