Gli scontri nell'ambito della protesta contro la riforma della Scuola e dell'Università voluta dal Ministro Maria Stella Gelmini hanno mietuto le prime vittime illustri. Si tratta di Congiuntivo e Condizionale che sentendosi impossibilitati a continuare una lotta impari contri gli slogan e i discordi di tutte le parti in causa hanno dichiarato a malincuore la loro resa con una lettera inviata a QN-Sole24ore pubblicata sabato.
Ve la riporto perché è molto bella: ironica, accorata e soprattutto come piace a voi, non schierata, purtroppo nel senso che i responsabili della loro dipartita sono ovunque, ma sono sicura che apprezzerete. Che sia l'ultimo esempio di italiano meritevole di essere letto in un quotidiano? Guardate un po' qui e forse una risposta ve la darete da soli.
Cari Tutti purtroppo ci è ben nota la situazione generale del nostro Popolo ed altrettanto bene riconosciamo la marginalità e l'inutilità di quanto da Noi rappresentato, pur tuttavia sino a ieri abbiamo pervicacemente continuato a combattere per la sopravvivenza Nostra e della stessa Lingua Italiana, ma ora Noi, Congiuntivo e Condizionale, riconosciuta l'impossibilità di continuare l'impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria che negli ultimi tre giorni ha fatto trasversalmente e democraticamente scendere in campo contro di Noi tutti i massimi esponenti del Governo, dell'Opposizione e dell'informazione proprio nell'ambito della diatriba sulla Scuola e sull'Università, nell'intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, chiediamo un armistizio ai Comandante in Capo delle forze avversarie.
il Congiuntivo e il Condizionale
