Crisi economica 2011: Borsa mondiale in mano a operatori psicotici

I Mercati? In mano a psicopatici starebbero meglio. La sconcertante (?) scoperta sugli operatori di borsa arriva dalla Svizzera. Scopri cos’altro hanno visto i ricercatori.

Gli operatori borsa sono più egoisti e meno cooperativi degli psicopatici. La sconcertante (?) scoperta arriva dalla Svizzera e, precisamente, dall’Università di San Gallo, dove gli scienziati si aspettavano, sì di ottenere coi traders risultati peggiori rispetto alla popolazione generale in fatto di altruismo e capacità di lavorare con altri, ma non peggiori addirittura a quelli dei gravi malati di mente.

L’INDAGINE. Nel loro studio, Thomas Noll e Pascal Scherrer, hanno paragonato, infatti, il comportamento di 28 professionisti del trading, una donna e 27 uomini, a quelli osservati da uno studio che aveva coinvolto 24 individui psicopatici ad un gruppo di controllo di 24 persone normali partendo dal presupposto che, per il tipo di lavoro svolto, tra i trader ci sia una sorta di selezione naturale tesa a favorire chi possiede  alcune caratteristiche personologiche riscontrabili più facilmente e in maniera più accentuata nelle persone affette da una qualche turba psichica piuttosto che nei sani.

DILEMMA DEL PRIGIONIERO. A tale scopo la ricerca è stata indirizzata a valutare il comportamento e le prestazioni dei traders con il gioco del Dilemma del prigioniero che misura in particolare i livelli di decisioni egoiste o cooperative e che aveva già dimostrato di essere una buona discriminante per queste specifiche caratteristiche di personalità tra sani e psicopatici.
Ebbene – affermano i ricercatori – le nostre aspettative sul fatto che i traders avrebbero agito in modo altrettanto non cooperativo del gruppo di psicopatici è stato addirittura superato.” Il numero di decisioni non cooperative tra i traders è stato, infatti, superiore a quello del gruppo di psicopatici, seguito dal gruppo di controllo. I risultati indicano inoltre che anche senza guadagnare un vantaggio per quanto riguarda il profitto assoluto, i traders hanno usato una strategia meno collaborativa degli psicopatici massimizzando il loro guadagno relativo solo danneggiando l’avversario. In pratica i traders non sono solo meno cooperativi e più egoisti degli psicopatici, ma addirittura sono motivati più dalla competizione che da un sano “pragmatismo lucrativo”.

Fa un certo effetto scoprire queste cose, sapendo che la sorte dell’economia mondiale è in grave affanno e si fatica a trovare una soluzione. Ma un po’, forse, lo abbiamo sempre sospettato, soprattutto per quanto riguarda l’ultimo aspetto rilevato dalla ricerca, ossia che a muovere queste persone è la mera ricerca di un successo personale sull’avversario più diretto che non dei gruppi che sostengono col loro lavoro. Un po’ come accade in politica, dove nessuno sembra realmente interessato all’interesse del Paese quanto, piuttosto, a far fuori l’avversario. Se non mi aspettassi già risultati peggiori anche dei traders, suggerirei ai ricercatori di ripetere la ricerca con gli uomini che occupano gli scranni del Parlamento italiano.

Fonte: ANSA Salute

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