Eccola qui. Dopo la critica spietata dell’Osservatore Romano e la difesa di Giovanni Allevi è arrivato anche il commento ufficiale di Fabrizio Del Noce.
“Dall’Osservatore Romano mi aspettavo delle valutazioni sulla moralità dei testi dal punto di vista della Chiesa e mi sorprende che non abbiano parlato dei contenuti delle canzoni per concentrarsi invece sul valore intrinseco della musica” dice infatti il direttore di Rai1.
Su Mina deludente però è d’accordo. “Mina non è piaciuta neppure a me. Ho apprezzato l’idea, emotivamente coinvolgente ma musicalmente carente. Sono un’amante della lirica e non mi piacciono i ri-arrangiamenti.”
Tuttavia, come Allevi torna a parlare del principio di libertà degli artisti. “A me le canzoni non sembrano né superiori né inferiori a quelle degli altri anni. Ormai le canzoni esprimono questo , ahimè! Ma, per carità, massima libertà di esprimersi a tutti” prosegue infatti Del Noce, non disdegnando però di lanciare qualche frecciatina a chi forse avrebbe avuto qualcosa in più da dire ma non l’ha fatto.
“Gli artisti in Italia ci sono – ha concluso infatti – ma sono d’accordo con Paolo Bonolis il quale ha ribadito anche oggi che, se al festival non vogliono venire, non possiamo mica andare a casa loro col cellulare e portarli a Sanremo con la forza“.
E certo! Non possiamo mica fare come nello sport, dove si sta pensando anche alle azioni di forza, per far accettare agli atleti le convocazioni in Nazionale.