Dieta, prima colazione e qualità della vita

di Gianfranco Di Mare

Performance Engineer

Un lettore mi ha scritto una lettera molto interessante, da cui estraggo alcuni punti:

” […] vorrei un Suo parere su questo tipo di colazione:

– 200 grammi yogurt allo 0,1% di grassi

– 50 grammi di avena cotta

– 150 grammi di frutti di bosco misti decongelati

– 2 misurini (16 grammi) di proteine di soia in polvere isolate al 90%

– 18 mandorle

È una colazione che non faccio… Cerco di trovare alternative (ad es prosciutto senza nitriti) e soprattutto di integrare il tutto con vitamine (soprattutto C e D).

[In generale, in questa dieta] ci sono punti che non mi convincono, come considerare il latte parzialmente scremato un’ottimo spuntino.

Questo tipo di colazione è emblematico di un modo di concepire l’uomo come una sorta di reattore chimico, volgare risultato della somma dei componeneti che ci si mettono dentro.

W&P si è occupato molte volte di questi argomenti, e rimando chi sia interessato ad approfondirli alle categorie Nutrizione e Dimagrimento nella colonna qui a lato. Certo che le domande attorno alla dieta sono sempre tante…

Non si capisce perché uno dovrebbe fare ccolazione ogni giorno con frutti di bosco decongelati. O meglio, si capisce, e lo abbiamo detto più volte: da una parte il dietologo cerca di prescrivere cibi di facile reperibilità e conservabilità e che non serve cucinare (prosciutto, yogurth, cibi congelati…), così la signora fa la dieta; dall’altro, qualcuno ha preso una tabella dei nutrienti ed ha fatto la somma delle sostanze, arrivando alla conclusione – come il Dott. Frankenstein – che per fare una persona in salute basta aggiungere due proteine, alcune vitamine, sali minerali, acqua (anche decongelata) ed agitare prima dell’uso.

Non ho parole, siamo ancora alla pillola dell’astronauta! Ed a questo proposito, è forse bene ridare una scorsa anche qui, dove abbiamo parlato di assunzione di supplementi vitaminici.

Molti medici, purtroppo, sembrano ignorare che i cibi possiedono qualità specifiche che discendono dalla loro natura. Un cavolo rapa non è un cespo di lattuga, una sogliola non è una ricciòla (…meno male!) Molti medici ignorano anche che la freschezza di un cibo è un elemento fondamentale per le qualità che può apportare, e che non si può vivere prevalentemente di polveri, capsule, estratti.

Di proteine in polvere abbiamo parlato ad esempio qui e nei post seguenti.

Un’altra caratteristica che una buona alimentazione non dovrebbe avere è la ripetitività: e questo non per mere questioni di noia, ma perché la noia è anche metabolica, e la ripetizione coatta di meccanismi biologici non è quello per cui siamo fatti.

Sulla (non) opportunità, ad esempio, di mangiare prosciutto o yogurth tutti i santi giorni si veda qui e nei post seguenti.

Uno dei principali problemi legati alla prima colazione sembra essere la… mancanza di fantasia! Di questo pasto “extra” ho parlato qui e nei post seguenti.

Infine, del latte e delle sue malefatte abbiamo parlato, ad esempio, qui.

Oltre che a clickare sulle categorie suddette nella colonna qui a destra, invito chi sia interessato al mangiar bene a fare riferimento anche a questi post.

Buon appetito a tutti!

Image courtesy consumerist.com

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