Le 3 fasi durano 4 settimane.
Nella prima fase si consumeranno poche proteine con prevalenza di alimenti ad alto indice glicemico, basso apporto di grassi, questo per i primi 2 giorni di dieta. Questa fase serve per mandare al metabolismo un segnale di rilassamento, come se non fosse in fase di emergenza. Sappiamo bene infatti che quando si seguono diete molto restrittive il metabolismo tende ad abbassarsi e quindi a rallentare la sua azione facendoci rischiare il famoso effetto yo-yo.
Nella seconda fase, 3 e 4 giorno di dieta si consumeranno invece più proteine e vegetali, pochi carboidrati e pochi grassi. Questa fase mobilita l’energia immagazzinata sotto forma di grasso utilizzandola come energia.
Nella terza fase, 5, 6, 7 giorno di dieta si consumeranno grassi sani, pochi carboidrati, frutta a basso indice glicemico e poche proteine. In questa fase si brucia il grasso sbloccato nella fase 2.
Lo scopo della dieta quindi è evitare alimenti che causano infiammazione rallentando il lavoro dell’intestino e causando resistenza all’insulina.
Le porzioni variano in base al peso da perdere. Indicazioni più dettagliate sulla dieta potete trovarle nel libro “La dieta del super metabolismo” di Haylie Pomroi edito da Sperling & Kupfer.
Se dopo i 28 giorni di dieta si ha ancora del peso da perdere, bisogna ripetere il programma fino al raggiungimento del peso desiderato.
Per non recuperare il peso perso, come in tutte le diete occorre seguire delle regole evitando ad esempio caffeina, glutine, mais, soia, zucchero, alcol, alimenti trasformati, mangiare entro 30 minuti dal risveglio e 30 minuti prima dell’allenamento.
Uno dei suggerimenti del libro per mantenere il peso forma ottenuto è quello di ripetere il regime di 28 giorni almeno una volta l’anno.
A parte la perdita di peso questa dieta pare apporti numerosi benefici alla salute come la riduzione del rischio di incorrere in malattie come celiachia, diabete, artrite, patologie cardiovascolari, colesterolo alto, infertilità, sovrappeso, problemi ormonali.
