Epidemia di Solitudine a Natale… ma c'è chi sa ascoltare

L'euforia del Natale sta toccando in queste ore il suo apice e ogni mezzo di comunicazione possibile e immaginabile è utilizzato per scambiarsi auguri. Telefoni, cellulari, mail e i più moderni social network sono in fermento.

Chi ha la fortuna di avere un blog utilizza quello per fare gli auguri a tutti i suoi lettori e ringraziarli della fiducia dimostrata.
Avrei potuto fare anche io un augurio generale a tutti i lettori di Arte e Salute, ma non me la sento.

Tanto lo sapete che vi voglio bene e vi ringrazio per la fiducia che mi avete accordato.

Ve lo dimostro ogni giorno mettendo tutto l'impegno che posso in questo blog e continuerò a farlo…

ma ora, in un momento in cui i miei auguri si perderebbero tra i tanti che avete già ricevuto, vorrei rivolgermi a tutti quelli
che non hanno vicino nessuno con cui scambiarsi gli auguri,
che sono o si sentono soli
che nel clima di gioia che sta invadendo il mondo si sentono ancora più soli
che stanno soffrendo e non vedono un termine al loro dolore
che per un qualsiasi motivo non credono di aver qualcosa da festeggiare
che oggi vigilia di Natale vorrebbero solo spegnersi e svegliarsi quando sarà tutto finito
o non svegliarsi mai più

A tutte queste persone non voglio fare gli auguri perché suonerebbero come un'intollerabile nota stonata…
A tutte queste persone voglio solo dare un caldo abbraccio…

È poca cosa, lo so, ma spero sia un po' più calda della gelida sensazione di essere soli …

Purtroppo sono tante le persone che a Natale sentono la loro sofferenza ancora più pesante. Io stessa me ne sono resa conto per l'intensificarsi dei contatti via mail in risposta all'appello lanciato con il post sul suicidio.

Ieri l'ADNKronos parlava di "epidemia di solitudine natalizia" quest'anno aggravata anche dall'aria di crisi economica:
"Epidemia di solitudine nel Natale della crisi. La sensazione di isolamento e abbandono che colpisce "spesso o sempre" quasi 4 milioni di italiani, peggiora infatti nel periodo festivo, complice il clima di recessione di quest'anno."
Nel mese di novembre le chiamate al servizio di ascolto di Telefono Amico Italia hanno toccato il picco di 10 mila, con un +35% rispetto allo stesso mese del 2007. E dall'inizio del 2008 la media mensile di richieste d'aiuto è aumentata del 20% circa, così come sono passati da 54 mila a 67 mila i minuti di conversazione al mese.

Secondo un'indagine condotta in marzo da AstraRicerche, se per 21 milioni di italiani la solitudine è un sentimento solo saltuario, per 3,9 milioni è invece una condizione permanente o prevalente. Specialmente dopo i 54 anni, tra le casalinghe e i pensionati, e nelle città grandi guidate da Milano: la metropoli del Nord risulta dal sondaggio la capitale italiana della solitudine. Per l'80% degli intervistati la solitudine provoca un profondo disagio emotivo, e più di due italiani su tre pensano che in questi ultimi anni sia "dilagata".

"E proprio le feste, avverte Telefono Amico, sono spesso percepite come un momento di particolare stress. In questo periodo, infatti, tra regali e sorrisi, alcune persone si sentono particolarmente sole e tristi; sono più portate a riflettere sulla propria condizione personale e relazionale e a trarne un bilancio negativo. Nasce così un bisogno di ascolto e attenzione che appartiene alle persone davvero sole come a chi, pur avendo famiglia, non riesce a comunicare il proprio disagio. Il servizio 24 ore su 24 di Telefono Amico, i cui volontari rispondono ogni anno a oltre 120 mila chiamate che nella metà dei casi diventano vere e proprie richieste di aiuto, è un modo concreto di rispondere al disagio emozionale anche nelle feste."

Per fortuna c'è chi si fa carico di ascoltare chi ancora ce la fa a chiedere conforto come appunto gli angeli di associazioni come Telefono Amico. Per cercare di essere ancora più vicini a quanti possono aver bisogno di aiuto e offrire il loro sostegno a chi si sente ancora più solo in questi giorni di festa, i volontari dell'onlus non andranno in vacanza ma intensificheranno i loro sforzi.

Saranno infatti a disposizione di chi soffre, senza interruzione dal 24 al 28 dicembre: una no-stop di 5 giorni che si ripete per il terzo anno consecutivo,
al numero 199.284.284

Dalle 10 di oggi fino alle 24 di domenica chiunque potrà chiamare il centro di ascolto, sicuro di trovare una voce amica.

Rinnovo quindi il mio abbraccio a tutti voi e a tutti i volontari delle associazioni che in questi giorni si impegneranno ancora di più per chi soffre.

Se siete in difficoltà chiamate, chiedete aiuto. E se non dovesse bastare e ne avrete voglia, potrete mandare un messaggio anche a me
[email protected]

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