Ergonomia e musica

Anche suonare è un lavoro e come tutti i lavori necessita di un po' di ergonomia, una scienza relativamente giovane, il cui scopo fondamentale è l'ottimizzazione dell'efficienza e dell'efficacia del lavoro svolto, e rappresenta oggi un importante strumento preventivo e terapeutico in molteplici patologie occupazionali. In pratica l'ergonomia è "una disciplina che studia il lavoro dell'uomo e l'uomo al lavoro" e che si basa sulle conoscenze dell'anatomia, della fisiologia e della psicologia.

Nella pratica musicale, dato lo stretto vincolo tra uomo e strumento, l'ergonomia diventa un modo per aumentare le possibilità tecniche e una importante strategia preventiva per le patologie professionali dei Musicisti.

Questo pomeriggio presso il Conservatorio di Musica "G. Verdi" di Milano (Sala Puccini), si terrà la prima giornata del 12° Congresso Europeo di Medicina dei Musicisti e 3° Internazionale organizzato dal conservatorio stesso e dalla Fondazione don Carlo Gnocchi con il patrocinio dell'International Musician's Medicine Committee, IMMC intitolato appunto "Ergonomics and Music (Ergonomia e Musica) ".

Durante i lavori che si protrarranno fino al 10 di maggio si discuterà dei fattori di rischio delle patologie neurologiche e muscolo-scheletriche più frequenti e si affronteranno temi legati alla prevenzione, alla cura ed alla riabilitazione, con approfondimento delle conoscenze sull'ergonomia e sui fattori di rischio per patologie neurologiche e ortopediche proprie dei Musicisti.
Il programma è fitto, e siccome immagino che non tutti gli interessati potranno partecipare, mi sto organizzando per fornirvi lo stesso notizie dal congresso. Quindi nelle prossime settimane affronteremo anche questo tema che a me pare molto interessante inserendolo insieme ai nostri già numerosi appuntamenti (suicidio, epilessia, dolore, l'imminente Festa della mamma di cui vi ho già dato un assaggio questa notte, ….).

Facciamo così, spulciate un po' il programma e se vi viene qualche domanda, desiderio particolare o un argomento da cui preferiste iniziare, lasciatemi un commento e vedrò di venirvi incontro. 0 Post correlati Emilio Salgari, l’uomo che voleva disegnare il vento e finì per raccontarlo Anche gli attori nel loro piccolo s’incazzano Pugni a un Gauguin: «Questo è il male!» Dipinti e lacrime, storie di gente che ha pianto davanti a un quadro

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