Estate sicuri ma non sotto l’ombrellone

In spiaggia anche a orari impossibili perché tanto ve ne starete sotto l'ombrellone aspettando l'ora giusta per fare il bagno e prendere la tintarella?
Potrebbe non essere un'idea salutare.

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Photochemistry and Photobiology, infatti, l'ombrellone è uno "scudo" tutt'altro che affidabile per difenderci dai raggi ultravioletti nocivi per la pelle, con ben il 34% delle radiazioni solari che potrebbe comunque raggiungere chi decide di ripararvisi sotto.

Per scoprirlo gli esperti dell'università di Valencia (Spagna) hanno posizionato un sensore di raggi ultravioletti alla base di alcuni tipici ombrelloni da spiaggia (bianchi e blu, alti 1,5 metri e con un raggio di 80 centimetri). I risultati delle rilevazioni hanno mostrato che il tessuto canvas di cui sono fatti gli ombrelloni ha una buona capacità di assorbire le radiazioni: ne lascia passare solo il 5%.

Il problema, tuttavia, è che riparandosi sotto l'ombrellone non si può avere la sicurezza che, dai lati, il sole non riesca a colpire. Infatti, non sono solo i raggi diretti a costituire una minaccia per la salute, ma anche quelli riflessi dalle superfici circostanti, che giungono da diverse direzioni e costituiscono circa il 60% del totale delle radiazioni. Ed è proprio questa radiazione poco considerata a esporre la pelle a un pericolo: convinti di essere protetti al 100% dall'ombrellone, si rischia di non utilizzare creme solari o magliette.

Per cercare di dare un valore numerico e quindi forse più efficace nel convincere i vacanzieri a prestare maggiore attenzione, gli scienziati spagnoli hanno elaborato un modello geometrico che consente di calcolare la quantità di raggi che non arrivano direttamente dal cielo, ma anche dal terreno e dagli oggetti circostanti.
Utilizzandolo hanno quindi stabilito che la percentuale di radiazioni in grado di filtrare attraverso l'ombrellone è piuttosto alta potendo raggiungere il 34%, il che conferma la necessità di proteggersi con abiti, cappello e occhiali e creme solari anche se apparentemente si è al riparo sotto l'ombrellone.

Fonte: Adnkronos Salute

Questo post partecipa alla nona edizione del Carnevale della fisica che sarà ospitata su Rangle, il blog di Peppe Liberti col tema principale di Meraviglia, rigore e stravaganza. Una sorta di continuazione e arricchimento di quanto introdotto con l'edizione dedicata al tema "Fisica e arte" ospitata il mese scorso proprio qui su Arte e salute.

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