Fonti di energia per l'attività fisica

di Gianfranco Di Mare

Performance Engineer
 

Sull’utilizzo delle fonti energetiche durante l’attività muscolare si fa, a volte, un po’ di confusione.

L’organismo riesce ad utilizzare praticamente qualsiasi forma di substrato per produrre energia: carboidrati, grassi, proteine. Va da sé che è più contento quando ha a disposizione una quantità non limitata di tutto questo ben di dio, e si può permettere di scegliere la miscela che meglio si adatta alle necessità del momento.

Ciò che rende più felice il nostro organismo è poter utilizzare l’ossigeno – che preleva dall’aria che respiriamo – per produrre energia soprattutto da grassi e carboidrati. L’ossigeno serve a degradare completamente i substrati energetici, quel che resta sono acqua e anidride carbonica (che espelliamo con la respirazione). È importante notare che per degradare tot grammi di grassi o di carboidrati servono tot grammi di ossigeno. E bisogna anche sapere che più intenso è lo sforzo, più energia serve per ogni secondo di attività. Dunque, più intenso è lo sforzo, più ossigeno serve ad ogni secondo per riuscire a degradare i substrati in acqua e anidride carbonica: esattamente come per il motore dell’auto.

E quando l’ossigeno non basta? Ce ne occupiamo nel prossimo post.

Image courtesy science.unitn.it 

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