Foto vacanze: Italiani tutti perfetti ma è ritocco virtuale

Italiani stregati dal ritocco virtuale, nelle foto delle vacanze tutti come modelli. Lo psichiatra e il chirurgo: ”È voglia di mostrarsi in modo ideale” ma c’è un rischio. Scoprilo

Pelle dorata, capelli lucidi e perfetti, niente rughe e pose da divi. Gli italiani al rientro dalle vacanze sembrano tutti pronti per Hollywood. Lo testimoniano le foto delle vacanze pubblicate nelle bacheche dei social network o mostrate ad amici e parenti direttamente su pc, tablet e smartphone. Vacanze miracolose? Ma neanche per idea. C’è un trucco. Anzi, un “foto trucco”. Fra gli italiani è scoppiata, infatti, la  passione per il ritocco virtuale, perché nell’era del bisturi e delle punturine, in molti non disdegnano un’aggiustatina virtuale per mostrarsi al meglio anche in foto.

O a partire dalla foto. Per alcuni la mania del ritocco virtuale potrebbe essere la spia di un eccessiva tendenza a voler corrispondere a un modello ideale che, essendo irraggiungibile per definizione, apre le porte al senso di insoddisfazione per il proprio corpo e quindi a una dipendenza da chirurgia estetica. Per fortuna non è sempre così e, anzi, questo piccolo vezzo del fotoritocco post vacanziero potrebbe aiutare a stare alla larga da bisturi e botox.

Ma vediamolo con i commenti di chirurghi estetici e psichiatri a questa sconcertante rivelazione sulle foto delle vacanze che gli italiani stanno tirando fuori in questi giorni di rientro.

FOTO-RITOCCO MANIA. Il boom del ritocco virtuale è tutto fuorché virtuale. Non si tratta in altri termini solo di un’impressione. Lo svela anche il fatto che dietro non c’è sempre la mano di un professionista. “È vero, quest’anno c’è un boom del ritocco virtuale fai da te“, testimonia all’Adnkronos Salute Giulio Basoccu, primario del Reparto di chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva dell’Istituto neurotraumatologico italiano (Ini) di Roma, grande appassionato di elettronica e web. Un fenomeno che, partito dalle riviste patinate, ormai dilaga anche fra i non-Vip, considerato che in molti villaggi si offrono alle coppie servizi fotografici con ritocco già previsto nel prezzo, e questo sia all’estero che in Italia. Comunque non occorre più essere maghi dell’elettronica per dare un’aggiustatina all’album delle ferie: in poco tempo si sono moltiplicati i servizi disponibili per correzioni ‘fai da te’.
Insomma, “complici Photoshop e varianti semplificate, ma anche le nuove app per iPad e iPhone, l’epoca in cui per fare belle fotografie bisognava essere artisti dello scatto è finita. E si può tornare dalle vacanze con foto prive di imperfezioni“, assicura Basoccu. Il tutto gratis o spendendo solo pochi euro.

EVOLUZIONE DIGITALE DEL NARCISISMO. “Un fenomeno che non deve stupire troppo – spiega Federico Tonioni, direttore del Centro per le psicopatologie dal web del Policlinico Gemelli di Roma – dal momento che si tratta di un’evoluzione di un trend: quello che ci porta a scegliere di mostrare un’immagine ideale agli altri, o di fotografarci di fronte ai locali più belli o più in voga“. La cultura dell’immagine e dell’apparire, insomma, segna un altro passo avanti.
Un pizzico di vanità “non è però una patologia – ammonisce Tonioni – I rischi maggiori, in questo caso, si corrono nell’adolescenza, quando il corpo è in evoluzione e l’accettazione del gruppo di coetanei diventa importantissima. Se riandiamo alla nostra giovinezza, infatti, in molti ricordiamo come il fatto di presentarci in maniera ideale fosse quasi vitale“.
Una figuraccia poteva diventare un dramma, una pettinatura sbagliata rovinava una serata. “E questo perché gli adolescenti hanno l’esigenza di distanziarsi dai genitori, sentendosi accettati dai coetanei. Ora i social network come Facebook permettono di moltiplicare i contatti e di rappresentarsi di fronte a una folta platea in modo ideale“. Un richiamo quasi irresistibile per i narcisi del Duemila.
Il problema, secondo Tonioni, “è che se un tempo i sogni ad occhi aperti tipici degli adolescenti, che coltivano fantasie su se stessi e cercano di presentarsi in modo ideale ai coetanei, restavano per lo più celati nella mente dei sognatori, oggi queste fantasie vengono condivise sul web. E l’immaginario, anche grazie alle foto ritoccate, diventa virtuale“.
Per i giovanissimi, ma anche per i cybernauti più adulti, questo vuol dire che il ‘personaggio’ mostrato dalle foto può trasformarsi in una schiavitù, o rivelarsi imbarazzante da portare avanti nella vita reale.

C’è, infatti, un altro rischio connesso alle reazioni degli altri alle foto ‘da modelli’. In genere vengono prese con ironia, ma “lo svelamento della verità, soprattutto in caso di ritocchi eccessivi, può diventare imbarazzante e drammatico”. E qui sono gli uomini a rischiare di più. “Il giudizio sul ritocco, anche virtuale, tende a essere più severo nel caso dei maschi – avverte Tonioni – mentre nei confronti delle donne si è in genere più indulgenti“.

Fra gli aspetti negativi della photoshop-mania  – aggiunge poi Basoccu – c’è l’illusione che i risultati ottenuti facilmente grazie a un software possano essere replicati nella realtà. Così ci sono persone che si presentano dal chirurgo convinte di poter ottenere gli stessi effetti di una foto ritoccata“.
Questo però – avverte lo specialista – non è sempre possibile, anzi. Per questo dico sì alle correzioni virtuali, ma occhio a non crederci troppo. Noi stessi ormai non utilizziamo più neanche i software evoluti che si impiegavano per mostrare ai pazienti i risultati di un intervento. Questo perché si è visto che le immagini non sono attendibili al 100%, e si rischia di creare illusioni. Insomma, in questo caso il ritocco virtuale può essere un’arma a doppio taglio – conclude – per la psiche e la deontologia“.

IL LATO POSITIVO. Secondo Basoccu, comunque, “la mania del ritocco virtuale ha anche un lato positivo. A volte – spiega il chirurgo – giocare con mouse e tastiera attenua la morbosità nei confronti degli interventi reali. Piuttosto che presentarsi con richieste improbabili o eccessive al chirurgo, meglio giocare con le foto sul computer e concedersi tempo per riflettere“, dice il medico, che più volte ha denunciato gli eccessi della chirurgia estetica, parlando di “volti sfigurati” da iniezioni e operazioni.

Insomma, non c’è niente di male a dare un’aggiustatina qua e là alle proprio foto, ma se non volete correre rischi evitate di eccedere e, soprattutto, chiedetevi sempre perché lo fate.

Fonte: Adnkronos Salute

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