Generazione "AIDS-free" grazie a UNICEF

Colori e bugiardini grafici per i farmaci anti-HIV da distribuire alle donne africane contro il contagio madre-figlio e la diffusione dell’AIDS.

L’obiettivo del progetto UNICEF in Africa è quello di far nascere senza HIV i bambini e dare così vita ad una generazione ‘AIDS-free. Purtroppo non è sempre facile far prendere i farmaci alle madri durante la gravidanza, anche perché spesso non sanno leggere.

IL PROGETTO. Per ovviare a questo problema e rendere tutto più semplice, l’UNICEF distribuirà alle donne africane incinta una scatola con tutti i farmaci anti-HIV che saranno contraddistinti per colore e disegno. Tutto questo senza dover andare dal medico che spesso si trova molto lontano. Il progetto partirà con la distribuzione già da questo mese a 30mila donne in Kenya, Camerun, Lesotho e Zambia, per arrivare a 100mila donne a metà 2011, come riferisce alla Reuters Jimmy Kolker, capo dell’UNAIDS.

Per ora si tratta di un progetto sperimentale. Lo scopo delle Nazioni Unite è di eliminare, infatti, la trasmissione dell’HIV madre-figlio entro il 2015. Ma l’obiettivo è ancora lontano, soprattutto in Africa, dove ogni giorno nascono 1000 bambini sieropositivi, e nel 2008 più della metà delle donne subsahariane non ha potuto prendere i farmaci di cui aveva bisogno per non contagiare il figlio. Nel mondo sono 33,4 milioni le persone con il virus, 22,4 milioni delle quali vivono proprio nell’Africa Subsahariana. Nel 2008 si stima che 430mila bambini si siano contagiati, la maggior parte per via materna. “La metà di loro morirà entro il secondo anno di vita – spiega Kolker – senza intervento medico. Purtroppo non riusciamo a raggiungere molte madri, perché non tornano in clinica, o non prendono i farmaci o ci sono pochi farmaci negli ospedali“.

ISTRUZIONI SEMPLIFICATE. La scatola ‘madre-bimbo’ dell’UNICEF è comoda perché può essere distribuita direttamente nei villaggi e la terapia può essere seguita senza bisogno di medici e infermieri. Il pacco è diviso in tre sezioni: blu per i farmaci da prendere in gravidanza, giallo per quelli durante il parto e rosa per quelli da dare a madre e figlio dopo la nascita. Il tutto con disegni semplici per aiutare le donne poco scolarizzate a capire quando prendere le medicine.

LA SPERANZA. Il desiderio dei promotori è ovviamente che tutto funzioni a meraviglia, non solo per i costi già sostenuti per l’operazione – i fondi stanziati per questo progetto pilota dell’UNICEF ammontano a otto milioni di dollari – ma soprattutto per rendere più concreta la speranza di veder raggiunto l’obiettivo del 2015. “Se questo primo tentativo andrà bene – conclude, infatti, Kolker – lo allargheremo ad altri paesi fino a coprire tutti territori interessati“. Incrociamo le dita!

Fonte: ANSA
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