Giorgione tra mito e realtà

Nel volume i “Classici dell’arte“, il pittore e scrittore Virgilio Lilli affermò che «Giorgione pseudonimo di Giorgio o Zorzi da Castelfranco, è una di quelle figure d’artisti che confinano con le figure degli eroi». Prima di lui Gabriele D’Annunzio ne aveva sapientemente messo in luce mito e grandezza. Ma dell’artista di Castelfranco veneto si sa talmente poco che questi due ingredienti, uniti al mistero, diventano un mix esplosivo che accende la fantasia di esperti e semplici appassionati.
Il lavoro e la figura di Giorgione continuano, infatti, ad animare i dibattiti, a sollecitare riflessioni, a far scaturire interpretazioni e chiavi di lettura sulle quali il mondo accademico si confronta e il pubblico s’interroga curioso. La Tempesta e le poche altre opere certe del geniale Maestro divengono una sorta di “rompicapo” e la sua vita, di cui quasi nulla ci viene documentato, un terreno facile di supposizioni e rimandi storico-culturali.

A Padova si indaga su 500 anni di misteri con “Giorgione a Padova. L’enigma del carro“, l’interessante mostra curata da Davide Banzato, Franca Pellegrini e Ugo Soragni che il Comune e i Civici Musei di Padova hanno allestito al Museo degli Eremitani a chiusura delle celebrazioni per il V centenario dalla morte del pittore, richiama l’attenzione su un aspetto raramente indagato – i rapporti di Giorgione con la città del Santo – e su possibili incroci con il mondo artistico, l’ambiente intellettuale, finanche i dibattiti politici del tempo.

Certezze? Suggestioni? Ipotesi?
Ad aiutarci in questo percorso interpretativo e a orientare nelle tanti, stimolanti questioni poste dall’esposizione prende il via un ciclo di conferenze con studiosi e esperti di diverse discipline che tutti i lunedì di novembre, alle ore 17.30 presso la Sala Romanino dei Musei Civici agli Eremitani, affronterà un aspetto particolare del dibattito e delle tematiche sviluppate in mostra, a partire dall’interrogativo di fondo, cui non ci si sottrae, sul confine esistente tra ipotesi e realtà.

Si è iniziato ieri, lunedì 8 novembre, con La tempesta: da enigma a disfatta della storia dell’arte, un’arguta riflessione “provocatoria” di Lionello Puppi. Partendo dalla rilettura del celebre dipinto di Giorgione, il grande storico dell’arte e in particolare dei protagonisti del Rinascimento veneto e presidente del comitato regionale per le celebrazioni di Giorgione ha, infatti,  stuzzicato l’appetito sottolineando come “l’orgia di interpretazioni da sempre scatenata su Giorgione possa portare a fantasie incontrollate e incontrollabili” e chiedendosi dove finisca la storia dell’arte e inizi la “fantastoria”.

Negli incontri successivi si parlerà di:
contesto scientifico e delle conoscenze mediche del tempo, proposte da Giulio Peruzzi e Maurizio Rippa Bonati, a suggerire anche i rapporti dell’artista con Copernico (presente a Padova e appassionato di pittura) e l’inevitabile richiamo alla peste (15 novembre); teorie che individuano nella Tempesta la città di Padova proposta dall’architetto Adriano Verdi (22 novembre); intervento conservativo, effettuato grazie alla mostra, di un dipinto veronese del Rinascimento, La Madonna con il bambino e due angeli musicanti considerato di ambito giorgionesco e prestato dalla Gallerie dell’Accademia di Venezia nella descrizione che ne faranno Ezia Torelli della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto e della restauratrice Annalisa Lusuardi (29 novembre)

Dopo le conferenze a ingresso gratuito, i partecipanti potranno visitare la mostra con biglietto d’ingresso ridotto (€ 5).

LA MOSTRA. Dopo la mostra castellana, continuano dunque le celebrazioni del quinto centenario con quella di Padova che forse proseguirà a Milano, Firenze, Roma, Urbino, città in cui Ugo Soragni ed Enrico Guidoni per anni hanno asserito che il Giorgione visitò, lasciando tracce indelebili. Incentrata attorno all’enigma del Carro, simbolo araldico dei Da Carrara, subentrati al tiranno Ezzelino, che lascia più di qualche spettatore insicuro di tutto quello che viene raccontato, la mostra di Padova vuole appunto sottolineare che tutto è possibile quando non si conoscono con certezza la data di nascita, il luogo dove e da chi sia stato partorito, la causa della morte (peste e non sifilide perché conosciuta con questo nome solo verso la metà del ‘500, docet Fracastoro), l’impossibilità di rintracciare parti del suo corpo, una documentazione romanzata, un sacco di quadri e quadretti non autografi, accettati o respinti dal mondo “accademico”, e così si va avanti anche con le conferenze autunnali. Le nebbie fanno da cornice alle storie più o meno inventate con sottintesi e condizionali che diventano per l’occasione quasi certezza, anzi scusate “fu proprio così”.

GIORGIONE MULTIMEDIALE. Ma quali enigmi si nascondono dietro La Tempesta? E’ veramente Padova la città che Giorgione volle immortalare nella sua opera rivoluzionaria? La tecnologia cerca di svelarlo.
Un sistema multimediale di grande efficacia, realizzato su progetto di CREATIVE PLANET Webdesign & Media, svela le segrete allusioni dell’enigmatico dipinto. Un’intera sala dedicata dove il visitatore viene accompagnato alla scoperta di alcuni indiscutibili particolari presenti nell’opera del Giorgione, che ne autenticano la verosimiglianza del paesaggio con la Padova del ‘400.
Il dipinto è analizzato attraverso il confronto e la contrapposizione con elementi storicizzati della città di Padova, l’ausilio di mappe antiche, incisioni, dipinti e foto d’epoca, sovrapponendo alcune parti del dipinto con documenti che ne attestano ancor più la somiglianza prospettica e architettonica con la Padova dei Carraresi. Il visitatore ha la possibilità di ottenere informazioni di carattere generale sulla mostra e su altri aspetti storico-scientifici non affrontati nel video sulla Tempesta, il tutto con la possibilità di selezione in doppia lingua italiano/inglese.

 
Giorgione a Padova
Mostra e Ciclo di conferenze a tema
Musei Civici agli Eremitani
Piazza Eremitani, 8 – 35121 Padova
Tel. 049 20 100 10  –  049 20 100 10      
email: [email protected]
web: www.giorgioneapadova.it

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