Google diventa “dottore”

Evidentemente il motore di ricerca più famoso del web a saper di essere la principale fonte di informazioni per medici e pazienti si deve essere montato la testa e così si è inventato Google Healthmap, una vera e propria cartina geografica virtuale in cui è possibile localizzare le malattie, le infezioni e i focolai epidemici di tutto il mondo.

Il servizio, che è stato pensato per i medici ma che già sta diventando un must per i turisti, è nato grazie alla collaborazione di Google, che ha messo a disposizione il suo celebre motore di ricerca, con la Harvard University e con il Boston Children's Hospital. I dati, che provengono da almeno 14 fonti diverse, tra cui gli stessi Ministeri della Salute e le varie istituzioni regionali e locali, sono anche il risultato di un'opera di "filtraggio" delle informazioni presenti in più di 20mila siti internet, tra cui anche blog e forum di privati cittadini. E vista la popolarità che il servizio sta già riscuotendo nella rete Google rassicura sull'attendibilità dei dati riportati: per la mappatura delle crisi sanitarie globali, infatti, "Dr. Google" rimane sempre in contatto con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che garantisce la veridicità delle informazioni aggiornate in tempo reale sulla "Healthmap".
In pratica un incrocio tra GoogleMap e GoogleEarth, i due programmi di mappatura satellitare inventati da Google.

Con un semplice click ognuno sarà così in grado di visualizzare graficamente quanto è diffusa una particolare malattia nel pianeta, di che cosa si tratta, mediante una breve spiegazione del virus in questione, e se allo stato attuale il proprio Paese è interessato da qualche epidemia. Peccato che per ora il servizio sia disponibile solo in inglese, spagnolo, francese, russo e cinese, ma confidiamo che Google come per altri servizi dia presto anche la disponibilità in altre lingue.
Dietro alla Healthmap, c'è comunque un "dottore" in carne e ossa, si chiama John Brownstein ed è l'ideatore della nuova creatura, perché come lui stesso ha ammesso: "Il Web può giocare un ruolo molto importante nella scoperta di nuove epidemie e nel monitoraggio di quelle già in corso. In rete ci sono molte notizie sulla sanità pubblica. La nostra idea era di renderle accessibili a tutti i modo chiaro".

Insomma dopo gli esempi chi vi ho fatto ieri di applicazioni a beneficio della salute delle nuove tecnologie con i ginecologi su Second Life e il monitoraggio fetale a grandi distanze con in nuovissimo iPhone, ecco un altro modo utile di usare la rete internet.

Lo consiglieremo a Bruno Vespa.

Fonte: Tgcom

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