Gli italiani sognano in verde? E Milano li accontenta … con una mostra.
Legambiente, Triennale di Milano e Istituto di Ricerche Ambiente Italia presentano Green Life: costruire città sostenibili, una nuova esposizione dedicata agli architetti e alle città che hanno saputo darsi una visione del futuro, hanno adottato strategie coraggiose, hanno messo in atto azioni concrete per un'architettura più sostenibile con la speranza che diventi presto molto di più.
"Urbano e sostenibile oggi suonano in contrapposizione. Con la mostra Green Life – dicono gli organizzatori – si desidera dimostrare l'opposto: è proprio dalle città, luogo dell'artificiale, che possono giungere risposte e soluzioni concrete. E solo le città sostenibili del prossimo futuro – aggiungono – potranno dare speranza a quella metà della popolazione mondiale che è diventata urbana, talvolta cingendo d'assedio i nuclei storici con nuovi agglomerati di fango e lamiera."
Sogno utopico o realtà possibile?
Per ora è solo una mostra che sa almeno di promessa e buone intenzioni.
Ma come ammettono appunto gli organizzatori "è necessario passare dall'utopia alla realizzazione, per dimostrare che è possibile vivere diversamente negli spazi urbani; bisogna interpellare i saperi, della scienza e della cultura, perché nessuno è autosufficiente."
Ecco perché Legambiente e la Triennale hanno deciso di affrontare il tema mettendo al centro di questa mostra i grandi architetti.
Già nel 1996 Thomas Herzog, Norman Foster, Renzo Piano e Richard Rogers decisero, infatti, di promuovere la Carta Europea per l'Energia Solare nell'Architettura e nella Pianificazione Urbanistica, a cui aderirono altri progettisti.
Questi quattro architetti, che hanno avviato insieme a Auer e Weber l'esperienza di progettazione dell'eco-quartiere di Solar City a Linz, sono presenti a Green Life anche con proprie realizzazioni significative.
Norman Foster con le Vivaldi Towers nel quartiere energeticamente avanzato ad Amsterdam e con il master plan di Eurogate, il quartiere ad edilizia passiva di Vienna. Richard Rogers con il nuovo aeroporto di Barajas; Renzo Piano con la California Academy of Sciences a San Francisco, Thomas Herzog con Soka Bau, l'edificio per uffici ad alta efficienza energetica a Wiesbaden.
A Green Life anche i recentissimi Linked Hybrid di Steven Holl a Pechino, Manitoba Hydro di KPMB_Architects a Winnipeg, il Genzyme Centre di Stefan Behnisch a Cambridge, tutti certificati LEED.
Nella mostra c'è spazio però anche per alcuni progetti italiani: il Centre for Sustainable Energy a Ningbo in Cina di Mario Cucinella e il Centro per il benessere delle donne a Ouagadougou, in Burkina Faso di FARE studio, ad esempio. E italiana sono anche la localizzazione e la certificazione per il Museion di KSV, il Quartiere Casanova (entrambi a Bolzano), e la Scuola Elementare di Ponzano Veneto.
E dopo le architetture i viaggi: all'interno della mostra sarà, infatti, possibile viaggiare idealmente dentro 9 città che hanno fatto del "green life" la propria filosofia abitativa. In primo luogo Stoccolma: Green Capital 2010 e "fossil free" entro il 2050. Poi Amburgo (la metropoli europea della green economy, impegnata a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 40% entro il 2020) Amsterdam, dove entro il 2015 tutte le nuove costruzioni saranno ad emissioni zero, Copenhagen con il suo progetto di quartiere carbon neutral e libero dalle auto (Nordhavn) e con i suoi spazi pubblici; Friburgo, città verde e solare per eccellenza, Zurigo e, infine l'esperienza austriaca, raccontata da Vienna e Salisburgo con i "Quartieri solari e senza auto" (Floridsdorf, Gneiss Moss, Bike City, Samer Mosi).
Per ora dunque un bell'evento da visitare con la speranza che la città ecosostenibile non rimanga per gli italiani solo un sogno irrealizzabile.
Green Life: costruire città sostenibili
dal 5 Febbraio al 28 Marzo 2010
Triennale di Milano
Viale Alemagna 6
Orario: mar-dom 10.30-20.30 gio 10.30-23.00 lunedì chiuso
Ingresso 6/5/4 euro
Tel +39 02 724341 – Fax +39 02 89010693
Sito web: www.triennale.it