Gyorgy Kolonics: morire per un’olimpiade

Dei cuori fragili degli atleti avevamo parlato martedì e purtroppo giusto quel giorno uno dei migliori canoisti del mondo è morto a soli 36 anni per arresto cardiaco improvviso.

Si tratta dell'ungherese Gyorgy Kolonics e avrebbe dovuto partecipare alle olimpiadi di Pechino da protagonista. Si stava infatti allenando col suo compagno Gyorgy Kozmann presso il Csepel Center di Budapest, sede del raduno preolimpico, per le gare nelle categorie C2 500 (nei quali aveva vinto il campionato del mondo nel 2006 e 2007) e C2 1000, quando ha perso all'improvviso conoscenza. Per quanto tempestivi possano essere stati i soccorsi non c'è stato nulla da fare e i paramedici non hanno potuto far altro che costatarne il decesso prima ancora di poter tentare il trasporto in ospedale.

Per il momento le cause dell'arresto cardiaco improvviso restano ignote. Di certo c'è solo lo sgomento dei presenti che mai e poi mai avrebbero pensato di perdere così, senza alcun segno premonitore di sofferenza o problema fisico, un atleta ancora giovane ben curato sia nell'alimentazione che negli altri comportamenti in grado di influenzare lo stato di salute.

Kolonics era un atleta di livello, il più medagliato in circolazione. Nato il 4 giugno del 1972, aveva vinto 2 ori e 2 bronzi olimpici più 15 titoli iridati. Non so se si riuscirà a chiarire cosa ha causato l'arresto cardiaco e soprattutto se si sarebbe potuto evitare, magari fermandone la carriera, tuttavia è l'ennesimo giovane atleta apparentemente in ottima salute che muore dedicandosi allo sport nel quale ha investito molte energie e tutti i suoi sogni.

Credo che la ricerca dovrebbe sforzarsi molto di più per capire come si possa morire così facilmente su un campo da gioco a un passo dal sogno.

Fonte: Adnkronos Sport

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