Il Cardiofrequenzimetro, uno strumento utile per monitorare le prestazioni sportive

Conoscete sicuramente il cardiofrequenzimetro, magari molti di voi lo usano nel loro running mattutino o durante la corsetta sul tapis roulant. Ma sapete usarlo in modo corretto?

A chi non conosce questo strumento spiego subito che si tratta di un dispositivo in grado di misurare il battito cardiaco e, da questo, determinare la frequenza cardiaca  in tempo reale.

Normalmente è composto da due elementi:  una sorta di orologio da polso con funzioni anche di cronometro e un trasmettitore in una fascia da avvolgere al petto munita di elettrodi per misurare la frequenza cardiaca

Se la vostra  intenzione e’ solo di essere in movimento, attivare la circolazione, ma non avete degli obiettivi da raggiungere il cardiofrequenzimetro non vi serve.

Al contrario se mirate al raggiungimento della forma fisica, alla perdita di peso o al miglioramento delle prestazioni sportive, allora  questo accessorio fara’ al caso vostro

In assenza di una prova medica che accerti la frequenza cardiaca massima,  che e’ la frequenza massima di contrazioni che il cuore puo’ raggiungere in condizioni di massimo sforzo, il calcolo si puo’ fare in modo approssimativo.

Per le donne si sottrae  l’eta’ da 226 mentre per gli uomini l’eta’ viene sottratta da 220. Si ottiene cosi’ il numero di battiti al minuto.

 Sarebbe opportuno mantenere la frequenza cardiaca nel range per almento 20 minuti se si vuole che l’allenamento sia efficace.  Mantenere un’adeguata frequenza cardiaca consente di alzare il metabolismo

E’opportuno conoscere la propria  soglia anaerobica che  è il livello massimo di sforzo fisico che l’organismo può sostenere senza accumulare acido lattico nel sangue.

Al di sotto di questo livello lo sforzo puo’ essere sostenuto per periodi abbastanza lunghi perche’ il metabolismo e’ sostenuto da meccanismi aerobici,

al di sopra di questa soglia lo sforzo puo essere sostenuto per brevi periodi perche’ vegono attivati meccanismi anaerobici  che attingono a limitate riserve di energia per cui ci si deve fermare entro breve

Si puo’ calcolare in modo approssimativo il valore di frequenza cardiaca corrispondente alla propria Soglia anaerobica sottraendo a  220 la propria età e moltiplicando  il risultato per 0,935.

un soggetto di 50 anni avrà una frequenza cardiaca massima pari a 220-50= 170 bpm (battiti per minuto).

La frequenza corrispondente alla Soglia anaerobica è uguale a: 170*0,935 = 158 bpm.

Questo calcolo è valido per un soggetto allenato ma per un sedentario la frequenza di soglia anaerobica può essere molto più bassa e collocarsi intorno al 70% della Fcmax.

 

Il cardiofrequenzimetro puo’ essere  impostato quindi inserendo la propria soglia anaerobica oltre la quale e’ opportuno non andare per non avere una riduzione delle prestazioni.  Un segnalatore acustico informa quando si scende sotto la soglia o la si supera

Alcuni modelli consentono di visualizzare e richiamare valori come il tempo impiegato e  il tempo trascorso nel range di riferimento ed inoltre  consentono di archiviare i dati permettendo di richiamarli successivamente,  quasi tutti poi dispongono di un contatore di calorie bruciate durante l’allenamento.

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