Il gay deve morire: dopo la censura della tv Aldo Busi scopre la libertà della web tv

Censurato dalla Rai per il delirante monologo tenuto all’uscita da L’isola dei Famosi, Aldo Busi si butta online.

Niente naufragi né suicidi però, perché questa volta nell’oceano di internet l’ “e-Busi” ha trovato già ben due isole “amiche” in cui fare il protagonista assoluto.

A dargli spazio e microfono per prima era stata la stessa Simona Ventura ospitandolo nella sua web tv non appena tornato in Italia.

Adesso è la volta di GAY.tv, in collaborazione con Bonsai TV, che ospita Aldo Busi per un’intervista in esclusiva tra fornelli, politica, Chiesa, pantegane, sesso, parole e castità. Ma sarebbe più esatto dire che è Busi a ospitare la web tv visto che l’intervista si svolge nella cucina della casa dello scrittore a Montichiari.

Così, mentre il coniglio soffrigge sul fuoco – già questo basterebbe a rendermelo antipatico – Busi racconta la sua visione dell’Italia e degli uomini, l’orrore della parola “gay”, l’omosessualità come castità, l’avversione per il corpo maschile, l’addio al sesso e alla lingua italiana in un’intervista senza omissioni dove spiega perché i maschi di oggi sono tutti transessuali e perché il gay, alla fine, deve morire. E confessa: “mi sposerei solo con le mie pantegane“.

Ma poverine, che gli avran fatto poi!

L’intervista integrale è disponibile qui su GAY.tv.

GAY.tv è un progetto di XAT Production e YAM112003, società del gruppo Endemol.

Fonte: Federico Cervieri per MONGINI_COMUNICAZIONE

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