Il sonnambulismo ai tempi di Internet

Pazzesco! Scoperto il primo caso al mondo di sonnambulismo online: ricercatori dello University of Toledo Medical Center, in USA (e non in Spagna come ha scritto l'Adnkronos con tutta la stampa dietro quando sarebbe bastato andare a vedere il paper per scoprirlo!), hanno infatti studiato e descritto sulla rivista neurologica Sleep Medicine il caso di una donna di 44 anni che nel sonno è stata capace di accendere il computer e mandare mail agli amici.

A stupire i neurologi è stata proprio la complessità delle azioni eseguite dalla donna, che ha dovuto inserire tanto di password e navigare su internet. "Questo insieme di abilità dimostrate da un paziente nella fase di sonnambulismo – dicono sulla rivista medica – non era mai stato rilevato prima".

Non che la stessa paziente non sia stupita a sentir raccontare la sua notte tanto movimentata.
Come nella migliore tradizione del sonnambulismo, infatti, non si ricordava nulla, figuriamoci di essersi messa al computer. Tanto più che ha spiegato di non aver mai sofferto, in precedenza, di sonnambulismo né di incubi notturni o altri disturbi del sonno (nell'articolo è però riferito che prendeva Zolpidem, un sonnifero, ndb).

Questa nuova forma di sonnambulismo, uno dei tanti possibili disturbi del sonno, è stato subito battezzato "zzz-mail": chissà, forse i ricercatori credono che ne salteranno fuori parecchi di pazienti che usano il computer durante il sonno.

Eh! Non ci sono più i sonnambuli di una volta i sonnambuli che al massimo si alzavano dal letto e si facevano una passeggiatina per casa, o con buona pace della bilancia aprivano il frigo per uno spuntino notturno.

Fonte AdnKronos salute

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