Jobs: temo il clic finale. Ecco perché Apple è on-off free

Steve Jobs voleva credere in Dio ma non proprio non ce la faceva: “temeva il ‘clicfinale“. Lo dice il biografo Walter Isaacson rivelando il piccolo particolare sui prodotti Apple

Steve Jobs voleva credere in Dio ma non proprio non ce la faceva: “temeva il ‘clic’ finale“. Lo rivela il biografo Walter Isaacson in un’intervista al Corriere della sera in cui cita alcuni degli interrogativi sull’aldilà del fondatore di Apple recentemente scomparso dopo una lunga malattia. “Vorrei credere nella vita ultraterrena, – gli diceva il leader della casa di Cupertino – ma ho il timore che alla fine ci sia solo un tasto on-off; un clic, la luce se ne va e tu non ci sei più. Per questo – spiegava – non mi è mai piaciuto mettere tasti di accensione sui prodotti della Apple“.

È una confessione fatta quando Steve Jobs aveva ormai ben chiaro che non sarebbe riuscito a battere il cancro. “Con me, Steve cominciò a parlare di Dio man mano che prendevamo confidenza e che la malattia riguadagnava terreno“, rivela Isaacson. La sua, osserva, “non era paura: si interrogava piuttosto“. Ma in maniera del tutto priva di negativismo o autocommiserazione.

Sulla malattia, dichiara, infatti, il biografo, Steve Jobssapeva che il suo destino era ormai segnato. Ma, contro le previsioni dei medici, era convinto di poter vivere ancora un anno. Il giorno prima della fine, era ancora al lavoro sui progetti della Apple, convinto che avrebbe avuto il tempo di leggere la sua biografia“.

Quanto al difficile carattere di Jobs dice: “mi piaceva con tutte le sue asperità, le ossessioni, i demoni che lo divoravano. Parlava di quanto gli piacesse ‘vivere all’intersezione fra umanità e tecnologia’. E poi c’era l’aspetto carismatico, ipnotizante della sua personalità, l’aura che si diffondeva intorno a lui“. E a cui lui non è, evidentemente, sfuggito.

Riguardo all’esistenza dell’aldilà non ne so più di Jobs, ma se esistesse da quelle parti starebbero passando senz’altro un brutto quarto d’eternità. Per fortuna sono tutti dotati di prodotti Apple a giudicare dalle numerose vignette che gli sono state dedicate al momento della morte.

Fonte: Adnkronos

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