La dieta per chi ha l'intolleranza al lievito e i cibi da eliminare

Chi è intollerante al lievito ha un organismo che reagisce in modo negativo all’ingestione di cibi contenenti lievito. Le conseguenze non sono particolarmente gravi perchè il sistema immunitario non è coinvolto come nel caso dell’allergia. Tuttavia i sintomi dell’intolleranza al lievito sono piuttosto fastidiosi.

Eruzioni cutanee, emicrania, acne, gonfiore, alito cattivo, desiderio smodato di cibi dolci, affaticamento e crampi addominali sono manifestazioni di intolleranza al lievito se legati al consumo di alimenti che ne contengono.

Per scoprire se si è intolleranti al lievito occorre tenere un diario alimentare annotando i sintomi che eventualmente compaiono ed evitare il lievito per circa due settimane durante le quali si dovrebbe ottenere un miglioramento dei sintomi, occorre poi reintrodurre gli alimenti gradualmente e vedere se i sintomi ricompaiono.

In caso di dubbio si può effettuare un test per le intolleranze alimentari come il DRIA o il test kinesiologico.

Il lievito è in realtà un fungo, una muffa, per cui bisogna eliminare dalla dieta tutto ciò che è fermentato e quindi birra, lievito in tutte le sue forme, pane, dolci, malto d’orzo, vino, aceto, sidro, salsa di soia, funghi, formaggi, miele per citarne alcuni, inoltre bisogna lavare bene frutta e verdura perchè potrebbero contenere muffe sulla buccia.

No anche al malto d’orzo, al tempeh, al glutammato, alle fragole e ai salumi stagionati.

Bisogna anche fare attenzione ad alcuni farmaci costituiti da muffe come la penicillina o le vitamine del gruppo B.

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