La dieta per la cellulite – IV

di Gianfranco Di Mare

Performance Engineer

Come promesso, ecco altre indicazioni utilissime per dare all’organismo quello shock reattivo che gli farà cambiare attitudini ed abitudini e ci aiuterà a liberarci della cellulite.

Già sostituire il grano col riso – secondo le modalità descritte nei post precedenti – può costituire il 30% dello start del processo di guarigione dalla cellulite.

Un’altra attenzione che sostiene notevolmente questo processo consiste nel tenere a bada (cioè piuttosto alto, vista la nostra facilità ad abbassarlo) il pH sanguigno. Questo significa, dal punto di vista del nutrizionista, ridurre l’apporto settimanale di cibi acidificanti: carne, frutta, zuccheri semplici, prodotti inscatolati e conservati.

Aumenterà quindi proporzionalmente l’apporto di proteine nobili del pesce e di verdure (vere, non ortaggi).

Ancora, attenzione alle sostanze che “scaldano” velocemente: spezie piccanti, pepe, peperoncino, noce moscata, superalcolici. Queste sostanze possono essere indicate in certi casi, ma vanno valutate di volta in volta su base individuale. Non mi riferisco a sostanze che fanno “sudare” (come ad esempio un buon tè caldo): le sostanze sopra elencate tendono a surriscaldare i tessuti localmente, allontanandone i liquidi ed aumentando eventuali processi infiammatorî (cosa da evitare naturalmente come la peste in caso di cellulite!).

Continuiamo nel prossimo post, restate in zona!

Intanto, ricordo a chi si sia perso qualche puntata che abbiamo iniziato a parlare della cellulite a partire da qui.

Image courtesy drmagaziner.com

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