Essere intolleranti al lattosio, (lo zucchero del latte), significa non digerirlo in genere a causa dei bassi livelli di lattasi un enzima prodotto dalle cellule che rivestono l’intestino.
I sintomi sono piuttosto fastidiosi e si manifestano con diarrea, gonfiore, meteorismo, nausea, crampi addominali.
La dieta per combattere l’intolleranza al lattosio consiste nell’evitare, o quantomento limitare, latte e derivati, ma nel fare attenzione anche alle fonti nascoste di lattosio come biscotti, pane, salumi, hot dog per esempio. Occhio anche alle etichette dei prodotti, soprattutto quando recano scritte come siero di latte, latte scremato in polvere, margarina, solidi del latte.
Tenete presente che i livelli di tolleranza variano da un soggetto ad un altro e che ci sono alcuni alimenti che contengono bassi quantitativi di lattosio per cui si può provare a consumarli e vedere la reazione dell’organismo. Si tratta di ricotta, formaggi e yogurth.
In genere si devono evitare anche il latte in polvere e occorre sapere che il lattosio è contenuto anche in alcuni farmaci come la pillola contraccettiva e alcune pastiglie per lo stomaco.
Seguendo una dieta per l’intolleranza al lattosio è possibile incorrere in alcune carenze nutrizionali ad esempio del calcio o della vitamina D.
A queste mancanze si può sopperire consumando verdure a foglia verde, 2/3 di una tazza di broccoli che contengono circa 100 mg di calcio, una tazza di yogurth con 300 mg di calcio oppure 1/4 di tazza di mandorle con lo stesso quantitativo di calcio. Anche tofu arricchito e latte di soia possono sopperire alla carenza di calcio.
La vitamina D si assume con l’esposizione solare oppure consumando uova e pesce.
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