La rivoluzione Brunetta darà un futuro digitale alla Sanità italiana… e le faccine ai medici

Niente tornelli stavolta: per la sanità il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha in mente una svolta digitale su tutta la linea.
Tutti i medici di famiglia in Rete entro il 2010, tutti i certificati di malattia inviati in forma digitale e non consegnati in forma cartacea, prescrizioni farmaceutiche in formato digitale comunicate direttamente alle farmacie, introduzione del fascicolo sanitario elettronico e, giusto per non perdere le buone abitudini contro i nullafacenti dei servizi pubblici, implementazione di un sistema di rilevamento del gradimento da parte del paziente della performance del medico.

Lo ha annunciato lo stesso ministro al Forum Meridiano Sanità a Cernobbio , precisando subito che non si tratta di un sogno. "È un piano per il quale già stiamo lavorando con Welfare, INPS, il mio Ministero e il Ministero del Tesoro e che passerà al vaglio della Conferenza unificata Stato-Regioni" ha detto infatti Brunetta passando poi a spiegare i dettagli dell'impresa. "Sono oltre 55mila i medici da mettere in Rete, il 40 per cento già connessi, dobbiamo raggiungere il restante 60 per cento. Pensate che enorme potenziale di know-how di efficienza e di competenze; attualmente il grande numero di certificati cartacei necessita di molto tempo prima di essere controllato e impegna a fondo l'INPS. Se invece i certificati fossero digitalizzati arriverebbero on-line in tempo reale a qualsiasi luogo di controllo. Nel settore pubblico il certificato cartaceo lo porta il dipendente al rientro e lo consegna al suo datore di lavoro, ma con quali controlli? In tema di sanità elettronica le Regioni sono fortemente attive, ma ognuna fa per conto suo, quindi molto probabilmente ci sono degli sprechi perché non esiste uno standard condiviso. La spesa sanitaria è pari a 15 miliardi di euro l'anno, oltre l'8 per cento del PIL, con previsione di arrivare all'11 per cento nel 2025: è un grande dispendio di denaro. Quindi serve urgentemente più efficienza, che si può raggiungere perché le nuove tecnologie lo consentono".

Brunetta sempre più simpatico ai poveri cittadini costretti ogni giorno a utilizzare una qualsiasi struttura pubblica, con questa rivoluzione digitale entrerà di certo anche nelle grazie dei tecnofili, ma le perplessità e le polemiche non mancheranno. Chissà come la prenderanno ad esempio i medici che verrano giudicati dai pazienti tramite voti espressi con emoticons o con un sistema di feedback simile a quello utilizzato su eBay?

Molti giornalisti attendono, con un ché di ironico, le reazioni della classe medica italiana… Io che sono medico, posso dire che l'idea non mi dispiace affatto: per quanto riguarda la tecnologia ci vivo dentro e per le emoticons… beh, sarebbe simpatico, molto meglio dei feedback, e comunque il mio motto è "male non fare, paura non avere".

Fonte: Forum Meridiano Sanità, Cernobbio 2008.

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