L'indice glicemico della pasta di grano e integrale

Abbiamo visto come l’indice glicemico sia la velocità con cui vengono assorbiti gli zuccheri contenuti in un alimento nel sangue. E di come l’impennata della glicemia possa provocare a lungo termine l’insorgenza di patologie piuttosto serie.

Nei post precedenti vi ho parlato di come calcolare l’indice glicemico di un alimento attraverso apposite tabelle e di un prodotto presente soprattutto sulla tavola di chi è a dieta, le gallette di riso.

Questa volta parliamo dell‘indice glicemico di un alimento molto amato, la pasta.

Come sapete, se mi avete seguito fin qui, i carboidrati raffinati presentano un alto indice glicemico. La pasta di grano invece, se cotta al dente presenta un indice glicemico pari a 45, quindi nella media. Indice che però aumenta se la cottura viene prolungata.

Leggermente più basso l’indice glicemico della pasta integrale, 40 se viene cotta al dente e 50 se la cottura si prolunga.

Il segreto per tenere sotto controllo l’indice glicemico pur consumando pasta è di sceglierla nella sua versione integrale e aggiungere delle proteine come una grattuggiata di formaggio, pezzetti di pollo e verdure, frutti di mare per far scendere ulterioremente il carico glicemico.

Quindi le regole principali per non far impennare la glicemia sono di scegliere la pasta integrale, condirla con una parte di proteine e una parte di verdure e limitare le porzioni.

LINK UTILI:

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