L'Italia a Vancouver 2010: i risultati della prima giornata

Il primo giorno di gare paralimpiche è trascorso così così, complice anche il maltempo che ha costretto a posticipare tutte le discese dello sci alpino e creato non pochi problemi agli atleti del biathlon che invece hanno fatto regolarmente il loro esordio.
Vediamo nel dettaglio i risultati nelle singole discipline.

Ice Sledge Hockey. La partita d’esordio degli azzurri contro il Canada è finita quattro a zero per loro.
Risultato a parte è stata una prova magistrale, quella degli azzurri, considerato il valore dell’avversario e le volte precedenti in cui ci avevano inflitto un 12 a 0 (Torino 2006) e poi un 11 a 0 (Boston 2008). Il Canada, campione del mondo e paralimpico in carica è infatti la grande favorita anche qui a Vancouver e non si poteva quindi chiedere nulla più che una bella gara ai nostri atleti.
E così è stato, soprattutto nel secondo tempo dove la situazione con due tiri in porta a testa è stata di sostanziale parità (benché uno dei loro sia entrato). Al terzo tempo, poi, complice un certo calo fisico e di concentrazione, sono arrivati, in rapida successione, due altri goal: al 38esimo minuto e 48 secondi, per mano di nuovo di Westlake, ed al 39esimo e 18 secondi con tiro di Leconte.
Soddisfatto comunque il tecnico nazionale Massimo Da Rin, che negli spogliatoi ha detto: “E’ stata una partita molto dura, altro che fair play. I ragazzi, se la sono giocata bene per due tempi, sul 2 a 0, poi francamente gli altri due goal subiti potevamo evitarli, sono stai goal strani, frutto di una deviazione l’uno, e di una distrazione l’altro”. E ancora: “L’arbitraggio, quello si, mi è piaciuto moltissimo. E’ fantastico, da noi per esempio non esiste la moviola in campo”.
Un po’ meno entusiasti di lui ma lo stesso soddisfatti i nostri atleti. “Abbiamo tenuto bene, poi eravamo tutti ben disposti, piazzati ai nostri posti. Solo così possiamo far bene”, ha detto ad esempio il portiere Santino Stillitano (foto in alto), mentre il capitano Andrea Chiarotti ha ribadito che “Felici no, perché si e’ felici quando si vince, soddisfatti però si. Soprattutto, abbiamo mantenuto la calma. Nel terzo tempo, effettivamente ci siamo un po’ adagiati sul 2-0, che e’ un ottimo risultato, dopo due tempi di gioco, e avremmo potuto evitare gli altri due goal. Adesso guardiamo avanti, ci aspetta domani la Norvegia: un passo per volta”.
Curling. Stessa sorte – sconfitta e qualche rammarico per alcune distrazioni di troppo – anche per l’Italia del Curling in carrozzina la cui partita d’esordio al Vancouver Paralympic Centre contro il Giappone si è conclusa 6 a 9 per gli avversari.
Niente da fare dunque per i ragazzi di coach Mauro Maino, che però è apparso dispiaciuto più che altro per alcune scelte organizzative.
Dopo che nella mattinata si era tenuta la Cerimonia Inaugurale del curling, con la sfilata di tutte le Nazioni, accompagnata dal suono suggestivo delle cornamuse,  “la prima e sola occasione di allenamento congiunto prevista nella sede di gara, ha rivelato Coach Maino il ghiaccio non era fatto, era ancora ruvido. Questo ha costituito per tutti un fattore di nervosismo non indifferente, perché non si sono potuti misurare al massimo delle loro possibilità e nelle migliori condizioni.”
I ragazzi avranno però modo di rifarsi domani, quando l’appuntamento sulla pista sarà doppio: alle 12.30 contro la Svizzera e alle 18 contro la Svezia.

Biathlon. La prestazione della nostra Pamela Novaglio nella 3km inseguimento di categoria standing femminile (foto a lato) vale l’ottavo posto finale: nella gara d’esordio del Biathlon, l’azzurra ha dimostrato però oltre a una buona condizione fisica anche una elevata precisione al tiro (un solo errore su 10) che lasciano ben sperare per il proseguo di questa Paralimpiade.
Dopo aver ottenuto l’accesso alla finale grazie al quinto tempo in qualifica (11:36.69 con zero errori al tiro), la sciatrice lombarda ha accumulato 3:13.5 di ritardo dalla vincitrice, la russa Burmistrova, che l’ha collocata appunto all’ottava piazza.
“Sono soddisfatta – ha dichiarato la Novaglio subito dopo la sua prestazione – purtroppo, in finale, la neve era più lenta rispetto a quella che ho trovato nelle qualifiche, ma è andata abbastanza bene e poi questa non è certo la mia gara”. Il pensiero, pertanto, è alla 12.5 km di mercoledì.
Per la cronaca, al secondo posto si è piazzata la finlandese Loytynoja, al terzo un’altra russa, la Gorbunova.
In campo maschile non ce l’hanno invece fatta a centrare la qualificazione per la finale nella classe sitting, Roland Ruepp ed Enzo Masiello, rispettivamente 21esimo e 22esimo. La gara è stata vinta dal russo Zaripov, alle sue spalle l’ucraino Kostiuk e lo statunitense Suole.
“La pista era buona, veloce – ha commentato Ruepp – purtroppo, oggi, con un errore al tiro si era praticamente fuori dalla finale”.
“La nebbia ha creato problemi di luce, che non ha permesso di calibrare bene – ha dichiarato Masiello – ad ogni modo quella di oggi non era la gara su cui puntavo”. Il riferimento, per Masiello, è alla 15 km di domani.

Sci Alpino. Nulla di fatto invece nello sci alpino dove il maltempo ha costretto gli organizzatori ad annullare la discesa libera in programma al Whistler Creekside.
Il batteimo paralimpico per questa disciplina avverrà quindi oggi, tempo permettendo, con la specialità del Super gigante, maschile e femminile categoria standing: ai cancelletti di partenza gli azzurri e Melania Corradini.

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