Metformina nelle diete dimagranti

Spesso la metformina viene usata in combinazione con altri farmaci o con l’insulina per lo steso motivo. Il farmaco fa parte della categoria degli antiperglicemici e alcuni medici cominciano ad utilizzarlo anche per i non diabetici, con lo scopo soprattutto di favorire la perdita di peso.

Se si è digiuni da un po’ di tempo i livelli di zucchero nel sangue sono bassi e il fegato compensa questa riduzione con la creazione e il rilascio di zuccheri nel sangue.

In questo caso la metformina diminuisce la quantità degli zuccheri secreti dal fegato e il pancreas non è costretto a rilasciare insulina in più. Per questo si riduce la produzione e l’immagazzinamento del grasso.

La metformina inoltre pare sopprima l’appetito per un periodo abbastanza lungo e questo, come sappiamo, favorisce la perdita di peso.

Diciamo che questo farmaco non presenta effetti collaterali gravi, ma può provocare diarrea, nausea e vomito. Se questi sintomi persistono è opportuno consultare il medico per un eventuale cambio del medicinale.

Un altro effetto collaterale possibile in chi assume metformina può essere l’acidosi lattica che si manifesta con sintomi come debolezza, mancanza di respiro, mal di stomaco e sudore freddo, Esistono alcune categorie di soggetti a rischio di acidosi lattica come chi soffre di disturbi renali o epatici, disidratazione e malattie acute gravi.

La metformina deve essere quindi prescritta dal proprio medico che darà indicazioni per l’uso finalizzato alla perdita di peso, se non siete diabetici.

Va precisato tuttavia che, affinchè si riesca a perdere peso più facilmente, i pasti devono essere a ridotto consumo di carboidrati, anche una porzione di pasta di troppo può compromettere i risultati della dieta e bisogna allenarsi ogni giorno per almeno 30 minuti ad un livello di intensità da medio a moderato.

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