Milano: Artemisia Gentileschi è Storia di una passione

Apre a Palazzo Reale la grande mostra monografica dedicata ad Artemisia Gentileschi, in cui si intrecciano la storia di una donna e la passione di un’artista. Scopri tutto nel post!

Apre domani a Milano la grande mostra monografica dedicata ad Artemisia Gentileschi, in cui si intrecciano la storia di una donna e la passione di un’artista. Artemisia – Storia di una passione è appunto il titolo del grande evento a cura di Roberto Contini e Francesco Solinas e arricchito da interventi scenografici e teatrali di Emma Dante che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano ha voluto offrire al pubblico che interverrà nella splendida cornice di Palazzo Reale dal 22 settembre 2011 al 29 gennaio 2012.

Artemisia ritorna così, con tutta la sua forza e passione sul palcoscenico della grande arte europea.

Oltraggiata appena giovinetta, nell’onore e nell’amore. Vittima svillaneggiata di un pubblico processo di stupro (quello intentato dal padre Orazio, a sua volta pittore celebrato in tutta Europa, al collega Agostino Tassi). Che tenne scuola di pittura a Napoli. Che s’azzardò, verso il 1638, nella eretica Inghilterra. Una delle prime donne che sostennero colle parole e colle opere il diritto al lavoro congeniale e a una parità di spirito tra i due sessi“.

Anna Banti in Artemisia (Milano, 1947).

Realizzata con la collaborazione di 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, la mostra si prefigge di equilibrare i favori a ragione tributati all’eccellente genitore Orazio Gentileschi, e di presentare al pubblico ogni nodo essenziale e specifico della pittura di Artemisia, a partire dalle oltre 40 opere e documenti inediti presenti. Per la prima volta, infatti, l’ampia monografia milanese dà spazio all’intera produzione di questa eccelsa protagonista del Seicento europeo, seguendola nelle sue non comuni esperienze di vita e riscoprendo un’artefice completa, di indubbio talento, che si è espressa in una variegata gamma di temi e generi pittorici.

LA STORIA. Artemisia nacque nel 1593 a Roma, figlia di quell’Orazio Gentileschi, celebrato in tutta Europa, capace di uguagliarlo in fama e nella pur diversamente orientata passione per la pittura. Roberto Longhi scrisse di lei nel 1916: «l’unica donna in Italia che abbia mai saputo che cosa sia pittura, e colore, e impasto, e simili essenzialità…»; tuttavia l’artista ha dovuto aspettare oltre tre secoli per vedere riconosciuto dai posteri il suo status di grande pittore.
Fino al secondo dopoguerra, infatti, la Gentileschi viene ricordata più per il processo per deflorazione intentato al collega del padre Agostino Tassi – che segnerà dolorosamente la sua vita e carriera – che per i suoi evidenti meriti pittorici. Dai primi anni Sessanta, la vicende della sua vita avventurosa e libera, come la forza espressiva e il linguaggio ricco e fantasioso della sua arte, sono stati oggetto di studi ed interpretazioni da parte della critica femminista: Artemisia diveniva un simbolo di coraggio ed emancipazione, ma la sua eccelsa pittura, ammirata sin dal Seicento e ricercata dai potenti di tutta Europa, era messa in secondo piano.

Riscoprire il posto di Artemisia Gentileschi nella grande pittura del suo tempo e approfondire le vicende della sua vita, alla luce di documentazione edita ed inedita, sono tra gli obiettivi della rassegna milanese ideata e curata da Roberto Contini, conservatore alla Gemäldegalerie di Berlino, con la collaborazione di Francesco Solinas, Maître de Conférences al Collège de France.

LA MOSTRA. La grande monografica ripercorrerà così le quattro fasi che contraddistinguono la sua vita: gli inizi a Roma, giovanissima, sotto l’influenza del padre Orazio; gli anni a Firenze; il ritorno a Roma all’inizio degli anni Venti ed il successivo quasi quarto di secolo a Napoli fino alla morte giunta nel 1653. Ad accompagnarla c’è l’ampio catalogo pubblicato da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE con saggi di Roberto Paolo Ciardi, Roberto Contini, Mina Gregori, Rodolfo Maffeis, Judy Mann, Renato Ruotolo e Francesco Solinas. Apparati biografici e critici di Michele Nicolaci e Yuri Primarosa.

La mostra si avvale di un prestigioso comitato scientifico composto da Alessandro Cecchi, direttore a Firenze della Galleria Palatina, Palazzo Pitti, Appartamenti Reali e Giardino di Boboli; Roberto Paolo Ciardi dell’Accademia dei Lincei; Mina Gregori, presidente della Fondazione Longhi; Judy Mann, conservatore del Saint Louis Art Museum; Lorenza Mochi Onori, Soprintendente speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico per il Polo Museale della città di Napoli; Wolfgang Prohaska, Conservatore onorario del Kunshistorisches Museum di Vienna; Nicola Spinosa, Soprintendente onorario del Polo Museale napoletano; Renato Ruotolo dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e Andrés Úbeda de los Cobos, conservatore del Museo del Prado.

Nel sito e sul canale YouTube di 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE trovate le video-interviste ai curatori della mostra http://youtu.be/dLSORdbg3OU e alla scenografa Emma Dante http://youtu.be/uMfwiEL1_qs

Qui sotto riporto invece i video con la biografia e gli atti del processo di Artemisia Gentileschi letti e interpretatia proprio da Emma Dante

Artemisia Gentileschi
Storia di una passione
22 settembre 2011 – 29 gennaio 2012
Milano, Palazzo Reale

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