Un corso si 10 seminari sul tema Musica e cervello e un Laboratorio di musico-terapia saranno tra le nuove offerte didattiche del Centro di ricerche in bioclimatologia medica, biotecnologie e medicine naturali della Statale di Milano per il 2012
La sordità di Beethoven può aver lasciato traccia negli spartiti firmati dal grande maestro come sostengono oggi i ricercatori dell’universtà di Amsterdam? E che dire allora della malattia renale di Schumann o dell’afasia di Ravel? A queste e ad altre domande proverà a rispondere il neurologo, musicista e compositore Livio Bressan, professore a contratto all’università degli Studi di Milano, nel corso di una serie di 10 seminari mensili sul tema ‘Musica & Cervello‘ che da gennaio a dicembre 2012 terrà presso il Dipartimento di morfologia umana e scienze biomediche ‘Città Studi’ e Centro di ricerche in bioclimatologia medica, biotecnologie e medicine naturali della Statale, diretto da Umberto Solimene.
DAI GRANDI COMPOSITORI ALLA MUSICOTERAPIA. A partire dalla storia di venti tra i compositori musicali più famosi del mondo – spiega una nota della Statale – il neurologo Bressan approfondirà le basi anatomiche del sistema nervoso, per capire quali settori del cervello sono più coinvolti nell’attività musicale.
Sempre sui rapporti fra mente e pentagramma, l’ateneo meneghino proporrà, a questo proposito, anche un Laboratorio di musicoterapia, rivolto agli operatori che affiancano pazienti reduci da traumi o colpiti da malattie come Alzheimer o Parkinson. Il corso non è destinato specificatamente ai medici; per partecipare è sufficiente il diploma di scuola secondaria superiore, con alcune conoscenze musicali di base. Il laboratorio di musicoterapia, coordinato sempre da Bressan, prevede lezioni per due giorni al mese da gennaio a dicembre 2012. I requisiti per aderire al percorso di workshop e seminari specialistici sono ancora un diploma di scuola secondaria superiore. Sia per i seminari che per il laboratorio, le iscrizioni verranno chiuse il prossimo 20 gennaio. Affrettatevi!
Fonte: Adnkronos Salute
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