Musica: oltre Il Padrino, l' omaggio a Nino Rota di Silvia Chiesa

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In occasione del centenario della nascita, Silvia Chiesa dedica al compositore milanese un grande progetto con al centro i Concerti per violoncello e orchestra.

I due capolavori scritti da Rota negli stessi anni di Amarcord e Il Padrino

Impossibile non conoscere Nino Rota. La sua musica l’abbiamo sentita tutti grazie alle numerose colonne sonore che ha composto per il cinema. Le note struggenti del film di Zeffirelli Romeo e Giulietta che vi ho riproposto nel post precedente, sono solo un esempio tra le tante colonne sonore memorabili che il compositore di cui oggi si celebra il centenario dalla nascita ha creato per il cinema.

Alzi la mano chi non ricorda l’irresistibile marcia nel film di Fellini Otto e ½ o la straziante melodia nel Padrino di Ford Coppola, tanto per citare altre due tra le decine composte da Nino Rota per Fellini, Coppola, ma anche per Visconti, Zeffirelli o Monicelli, e fanno ormai parte della memoria collettiva.

Ancora in gran parte sconosciuta è invece la ricca produzione di opere liriche, sinfonie, musica da camera, a cui il maestro si dedicava con competenza e passione.

Un’occasione per scoprire questo tesoro musicale, meno noto ma non meno emozionante, è fornita dal “Progetto Nino Rota” che ha preso in queste settimane proprio in coincidenza con l’inizio delle celebrazioni per il centenario della nascita del compositore (Milano 3 dicembre  1911 – Roma 10 aprile 1979). Ne è protagonista Silvia Chiesa che ha deciso di portare sotto i riflettori due capolavori sconosciuti: i Concerti per violoncello e orchestra. Il primo fu composto nel 1972 insieme alle musiche per Il Padrino (che fece vincere a Rota l’Oscar per la colonna sonora), il secondo è del 1973, lo stesso anno di Amarcord.

I due brani di Rota interpretati da Silvia Chiesa con l’Orchestra della Rai di Torino diretta da Corrado Rovaris costituiscono ora il contenuto del CD uscito da qualche settimana per l’etichetta Sony dal titolo Nino Rota – Concerti per violoncello. Si tratta della prima registrazione mondiale dei due brani con interpreti tutti italiani, solista, direttore e orchestra. Un assaggio dal vivo del contenuto è stato dato però in anteprima in Francia, nella serata inaugurale della stagione del Teatro dell’Opera di Rouen venerdì 9 e domenica 11 settembre dove la violoncellista milanese ha interpretato il Secondo Concerto con l’Orchestre de l’Opéra de Rouen diretta da Luciano Acocella.

Il Secondo Concerto di Rota è stato poi presentato alla Festa del Violoncello, che si è svolta l’11 novembre all’Auditorium Toscanini di Torino, in cui Silvia Chiesa ha suonato sempre dal vivo ma con l’Orchestra Rai di Torino diretta da Gürer Aykal.

Ma perché questi due brani sono così importanti e quale relazione hanno con il resto della produzione di Rota?Nei Concerti per violoncello – commenta Silvia Chiesasi ritrova l’inesauribile vena melodica che caratterizza i lavori per il cinema di Rota.

Il compositore qui fa ‘cantare’ al solista temi carichi di suggestione, esaltati dalla ricchezza timbrica dell’orchestra. Anche all’ascolto si notano molte affinità con  le colonne sonore, che non sfuggiranno agli appassionati del grande schermo“. Insomma, anche se non siete grandi intenditori non farete fatica a ritrovarvi in questo lavoro.

BIOGRAFIA. Milanese di nascita e bolognese per scelta, Silvia Chiesa è la più conosciuta violoncellista italiana sulla scena internazionale. Dopo gli studi con Filippini,  Brunello e Janigro, ha intrapreso una brillante carriera solistica  e si esibisce regolarmente in Francia (dove di recente la tv France 3 le ha dedicato una puntata dell’ambito programma Toute la musique qu’ ils aiment), ma anche in Inghilterra, Cina, Usa, Russia e Israele.

Ha eseguito in prima italiana musiche di Nicola Campogrande, Aldo Clementi, Michele Dall’Ongaro, Peter Maxwell Davies, Giovanni Sollima e per lei hanno scritto compositori come Azio Corghi e Matteo D’Amico. Violoncellista  del Trio Italiano dal 1997 al 2002, continua a dedicarsi alla musica da camera: in duo con il pianista Maurizio Baglini – suo partner anche nella vita – e con interpreti come Mario Brunello, Bruno Canino, Raina Kabaivanska, Andrea Lucchesini e Shlomo Mintz.

Oltre al  CD Sony con i due Concerti  di Nino Rota, Silvia Chiesa ha realizzato recentemente anche la raccolta Brahms – Schubert, Cello sonatas proprio insieme a Baglini e appena uscito per l’etichetta Decca. Chiesa suona un violoncello Giovanni Grancino del 1697. La trovate anche su Facebook e nel suo sito ufficiale.