Natale “di magro” anche per Google. Evviva!

Tempo di crisi per tutti! Ricchi o poveri, quest'anno tireremo la cinghia in molti. Compreso Google, uno dei più importanti motori di ricerca della rete. L'indiscrezione è trapelata nei giorni scorsi, ma nessuno sembra aver voglia di commentare, il che alimenta i risolini e la fantasia dei malpensanti.

D'altra parte il gigante delle ricerche su Internet è famoso per organizzare alcune delle più stravaganti feste della Silicon Valley, spesso con oltre 10mila persone, le cui date vengono pubblicizzate anche sui siti di annunci come Craigslist e il fatto che quest'anno abbia deciso di ridurre le celebrazioni natalizie a causa della crisi economica globale fa pensare ai più che anche Google se la stia vedendo brutta.

Ma ne siamo sicuri? E se ai festeggiamenti più sobri fosse obbligato non da una crisi in atto, ma da una necessità di adeguamento al clima generale, una semplice forma di rispetto per chi sta peggio?

Perché è vero che la società ha ampliato enormemente i suoi ranghi, arrivando a contare nell'ottobre scorso 20mila dipendenti e che tutta la Silicon Valley ha scarse ragioni per festeggiare, dato che diverse società, tra cui Hewlett Packard, Yahoo, Sun Microsystems e Applied Materials hanno tagliato oltre 140mila posti negli ultimi mesi a causa del cattivo andamento dell'economia, secondo quanto riferisce il gruppo di consulenza Challenger, Gray and Christmas, ma a Google è andata di gran lunga meglio che alla maggior parte delle aziende del comparto tech.

Dunque perché malignare?

L'invidia è una brutta malattia, ma non è per questo che ce ne occupiamo oggi su Arte e salute.
L'altro giorno vi ho parlato dei rischi potenziali per la salute insiti nel Natale e del fatto che in tempi di crisi come quello che stiamo vivendo si facciano anche più concreti, augurandomi che la situazione portasse almeno a vivere un Natale più sobrio, col duplice effetto di salvaguardare il proprio benessere e di ritornare al vero spirito natalizio. Invece poi leggo questa notizia secondo cui Google, pur non avendone particolare necessità, ha deciso di eliminare la sfarzosità inutile dei festeggiamenti, trattata come se fosse motivo di scherno e mi viene da pensare che sarà difficile veder realizzato il mio desiderio.  

Google ha trovato una strada rispettabile per reagire alle preoccupazioni generali, perché come dicevo nel post precedente anche chi ora se la passa bene comincia a essere preso dalla paura, forse mai provata prima, di perdere tutto improvvisamente.
Secondo quanto ha dichiarato la fonte misteriosa, "i dipartimenti della Internet company quest'anno festeggeranno infatti in tono minore per incoraggiare il cameratismo tra dipendenti e risparmiare. Le attività di squadra per le vacanze comprenderanno quindi pomeriggi di volontariato seguite da cene sociali e visite a musei di San Francisco."
Sarà anche una bella differenza rispetto agli scorsi anni, quando alle feste di Google comparivano sculture di ghiaccio col logo della compagnia, giochi di realtà virtuale, karaoke, buffet di sushi e altre amenità, ma a è me sembra una iniziativa da lodare e imitare anziché denigrare.

Tuttavia, Google per il momento continua a non voler commentare le indiscrezioni. Spero cambi idea e ci racconti presto tutti i dettagli dei suoi progetti di Natale all'insegna del cameratismo tra dipendenti.
Ma se c'è qualche azienda italiana, che si sta muovendo in questa direzione e me ne vuole parlare, sarò ben felice di darle spazio.

Per ogni altra impressione sul Natale "di magro" di Google è, invece, a vostra disposizione come sempre lo spazio dei commenti.

Fonte: Reuters

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