Omeopatia e integrazione: la battaglia continua

C'è chi si cura solo con rimedi omeopatici, chi li utilizza esclusivamente a scopo preventivo senza  rinunciare ai farmaci classici, chi invece li considera acqua fresca e quindi perfettamente inutili.

Un rimedio omeopatico si compone solo di elementi naturali, provenienti dal regno animale, minerale, vegetale ed è frutto di ben due secoli di sperimentazioni. Chi si cura con l'omeopatia si dice soddisfatto soprattutto in caso di disturbi di natura psicosomatica come ad esempio la sindrome del colon irritabile. Sono tante anche le persone che utilizzano i rimedi omeopatici per patologie di una certa entità come il cancro, tacendo, però, la cosa all'oncologo che le ha in cura. Sbagliato! Molto sbagliato ma comprensibile, considerato il clima di lotta alle streghe che da tempo coinvolge omeopati, rimedi omepatici e pazienti che credono nella loro efficacia. Dovrebbe, invece, essere permesso affiancare uno o più rimedi naturali alla terapia oncologica, meglio ancora se con il controllo delle autorità mediche competenti. Simonetta Bernardini della SIOMI, ha dichiarato a Il Corriere della Sera che i malati di cancro i quali decidono di fare ricorso alla medicina omeopatica "cercano di aumentare le possibilità di guarigione e diminuire gli effetti collaterali dei farmaci" .

Ma si sa, quando si parla di cancro si scatenano polemiche a non finire e ci sentiamo tutti coinvolti, anche perché direttamente o indirettamente abbiamo vissuto il dolore che si accompagna inesorabilmente a questa malattia. Quello che invece si spera porti risultati positivi sul fronte della medicina integratasperando che non finisca per rivelarsi un'arma a doppio taglio – è la decisione da parte dell'Agenzia Italiana del Farmaco di passare al vaglio circa 31 mila prodotti omepatici, reperibili presso le nostre farmacie. Guido Rasi dell'Aifa dichiara al Corriere: "Vogliamo dare garanzie di sicurezza e qualità ai cittadini. È un fenomeno che coinvolge milioni di persone ed è giusto dunque stabilire dei vincoli normativi, nel rispetto delle leggi comunitarie. Ci aspettiamo di dover valutare nei prossimi mesi circa trentamila richieste di autorizzazione. I consumatori vanno protetti. Le industrie che lavorano con serietà saranno avvantaggiate". Speriamo in cuor nostro che chi desidera curarsi anche con la medicina omeopatica possa trarre beneficio da questa direttiva, magari potendo finalmente disporre di uno straccio di foglietto illustrativo con indicazioni terapeutiche come per i farmaci comuni e come del resto avviene già in quasi tutta Europa.

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