Omeopatia: un’arte nell’arte

L'arte e la medicina si incontrano spesso e l'omeopatia è uno dei tanti possibili punti convergenza. L'esempio più significativo in questo senso è Omeoart una mostra nata quasi per caso nel dicembre del 2003 a Milano per la quale 36 artisti contemporanei provarono ad interpretare l'Omeopatia con una loro opera. Da allora di tempo ne è passato parecchio, ma con quella che si è svolta tra giugno e luglio del 2007 siamo giunti alla quarta edizione e le opere della collezione Omeoart, che gode di numerosi patrocini, sono passate da quelle 36 iniziali alle 46 di oggi donate da artisti di diverse nazioni all'Associazione Omeoart, impegnata ad intraprendere nuovi percorsi volti a sviluppare sempre più la dimensione mondiale dell'evento. La strada per un fecondo dialogo tra l'Arte e l'Omeopatia sembra quindi destinata a prolungarsi ancora.  E non dovrebbe stupirci più di tanto. L'arte, attraverso i suoi segni radicati nell'individualità di ogni singola storia d'artista, può diventare infatti testimone dell'omeopatia mettendo al centro l'uomo in un dialogo ricco di scambi e contaminazioni.

«L'omeopatia – sostiene Christian Boiron, fondatore dell'Associazione e presidente del Gruppo Boiron – deve essere inserita all'interno della medicina, come l'arte nella nostra esistenza e nella nostra società. L'arte è una disciplina difficile, esigente e appassionante che ci porta a rimettere in questione parecchie credenze. L'arte è al centro della vita, la vita è un'arte, anche la medicina è un'arte; per l'arte e con l'arte potremo comunicare tutti insieme sui temi essenziali dell'umanità».
Nelle prime tre edizioni, trentasei Artisti italiani furono invitati da Francesca Bianucci, curatrice della mostra collettiva, a realizzare un'opera inedita su questo tema, nell'ovvio rispetto delle proprie peculiarità artistiche. Fra gli artisti invitati figuravano, oltre a nomi di rilievo nel panorama dell'Arte contemporanea come Mimmo Rotella anche alcuni giovani talenti. In occasione dell'ultima edizione sono stati esposti anche quattro meravigliosi acquarelli del grande maestro Jean-Michel Folon, artista belga  dallo stile caratteristico – visi uniformi, abiti spesso scuri, colori sfumati dal blu al malva – e una predilezione per l'acquarello, che nel 1981 iniziò per primo, su richiesta di Christian Boiron ad esprimere attraverso l'arte la sua visione dell'omeopatia. Folon è scomparso nel 2005 a causa di una leucemia, ma ne riparleremo perché i suoi lavori e la sua stessa vita meritano un discorso a parte nella nostra rubrica Pazienti illustri.

Il successo delle mostre, che sono state rese possibili grazie al contributo, fra gli altri, dei Laboratoires Boiron, ha consacrato il progetto di costituire l'Associazione Omeoart, la cui data di nascita ufficiale è relativamente più recente (8 dicembre 2007), con lo scopo di "favorire lo sviluppo dell'omeopatia all'interno di una visione umanistaica e scientifica della medicina che parta dalla visione artistica come fermento di una comunicazione aperta,costruttiva e umile al servizio della salute e dei malati".

Christian Boiron, Presidente del Gruppo Boiron, filosofo, appassionato d'arte Presidente onorario dell'Associazione, ha chiesto a Francesca Bianucci di assumerne la presidenza e a Alberta Mantovani la vicepresidenza, divenendone lui Presidente Onorario.

Il progetto è davvero interessante così ho cercato di approfondire e ho scoperto che la prossima edizione di Omeoart è ormai alle porte. In occasione di Omeo Fest, Festival internazionale di Omeopatia che si terrà a Piacenza dal 30 maggio al 1 giugno si svolgerà anche V Edizione di Omeoart – Omeopatia nell'arte. L'appuntamento per l'inaugurazione è a Palazzo Farnese, Venerdì 30 maggio 2008 dalle ore 18.30 alle 23, dopodiché la mostra resterà aperta al pubblico fino al 4 giugno tutti i giorni dalle ore 16,00 alle 19,30 e il sabato e la domenica dalle 10,00 alle 22,00.

Gli artisti e le opere di Omeoart. I codici espressivi delle opere della collezione sono variegati e vanno dal concettuale, al pop, al figurativo, alla poesia visuale, alla fotografia, alla grafica, al design, agli assemblaggi polimaterici; ciascuna di esse si arricchisce poi con preziosi racconti o brevi poesie scritte dagli artisti, dei veri e propri capolavori nei capolavori.

Gli artisti di Omeoart hanno creato nuove icone per una lettura critica dell'Omeopatia e per il suo approfondimento esistenziale e culturale. Il bellissimo racconto intessuto con le loro opere porterà la sua voce in altre sedi italiane ed estere. Omeoart è infatti la prima mostra al mondo nel suo genere e ora tutti se la contendono, così, grazie al fatto che Boiron ha sedi ovunque, diventerà itinerante.
"Per scegliere gli artisti di Omeoart cerchiamo di seguire la linea tracciata da Pierre Restany, critico d'arte francese da poco scomparso, noto in tutto il mondo per la vita spesa nella difesa e nello sviluppo dell'arte internazionale, che nel 2002 aveva iniziato con Francesca Bianucci la selezione degli artisti del primo nucleo. – mi ha spiegato Alberta Mantovani  – Pierre sosteneva che compito dell'arte è "Gettare uno sguardo più vero" e questo è stato il senso dell'ultima edizione della mostra a lui dedicata, in cui differenti personalità artistiche si sono incontrate sul terreno comune dell'Omeopatia e del suo centro che è l'Uomo."

L'inaugurazione di allora è stata un evento nell'evento. Due fra gli artisti della collettiva hanno infatti pensato di realizzare in tempo reale opere direttamente ispirate alla serata mentre si svolgeva. Mauro Bergonzoli, con il semplice ma potente strumento del tratto, del colore e di una tela bianca, ha "frugato" con occhio indiscreto negli sguardi, negli atteggiamenti e nelle emozioni dei presenti, costruendo, tassello dopo tassello, l'icona dell'evento. Gregorio Mancino, ideatore della Movimentart, l'arte in movimento, ha invece dipinto dei piccoli quadri muovendosi sui pattini e coinvolgendo nella sua performance gli spettatori presenti (vedi immagine a lato). Le tele sono poi state messe in vendita ed il ricavato devoluto ad AMREF, per la creazione di pozzi e scuole in Kenya.

Altro elemento meritevole di attenzione di Omeoart è il catalogo dell'esposizione, veicolo indispensabile di promozione della mostra, e memoria storica di un evento artistico culturale unico nel suo genere; in virtù di tale unicità, il catalogo è stato realizzato in tre lingue (italiano, francese, inglese), non escludendo eventuali percorsi internazionali dell'esposizione, in un allargarsi progressivo di interessanti prospettive. Al suo interno si possono leggere anche i commenti ad ogni opera degli stessi artisti.

Nel corso di Omeofestival oltre a Omeoart e indipendentemente da essa, ci sarà anche la mostra "Antiche testimonianze sull'omeopatia" dove verranno presentati i vari strumenti che dall'antichità ad oggi sono serviti agli omeopati. E anche questo mi sembra un evento degno di nota. L'inaugurazione si terrà a Palazzo Farnese sabato 31 maggio 2008 alle ore 18.30.
In occasione della collettiva a 20 minuti da Piacenza  in un magnifico castello a San Pietro  in Cerro via Melchiorre Gioia, 5   il MIM Museum in Motion (il più grande museo privato di arte contemporanea) nelle stesse date ospita una sezione storica"Antiche testimonianze sull'omeopatia" dove verranno presentati i vari strumenti che dall'antichità ad oggi sono serviti agli omeopati. La mostra sarà aperta al pubblico dal fino al 4 giugno (la domenica dalle ore 11.00 alle 12.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00 e il 3-4-giugno dalle ore 16.00 alle 19.00) ad ingresso libero.

Le novità dell'Associazione culturale Internazionale Omeoart non sono finite. In anteprima assoluta vi posso già dire che dalla prossima settimana sarà visibile il nuovo sito www.omeoart.org
Una nuova sezione della collettiva: Omeoceramica, con le opere realizzate da importanti artisti della ceramica sempre sul tema dell'omeopatia sarà presentata a Napoli il 17 Settembre prossimo nella prestigiosa sede del Maschio Angioino. Le prime opere stanno già arrivando alla sede dell’Associazione Omeoart, ma per vederle dovremo aspettare ancora un po'. Ovviamente vi darò tutte le informazioni appena possibile. Un po' mi dispiace perché non è proprio vicino casa, ma sono anche molto contenta: come vi dissi a proposito di Scatti di rabbia, Napoli è una città che ora più che mai ha bisogno di ricordarsi e ricordare di essere una bellezza da amare e proteggere.

Le immagini presenti nel post fanno parte della collezione Omeoart e sono state gentilmente offerte da Viviana Masperi, ufficio stampa Boiron e Alberta Mantovani, dell'Associazione Omeoart.

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