Paraolimpiadi Londra 2012: biglietti a ruba: è effetto Pistorius

Londra batte Pechino anche in fatto di biglietti venduti per le Paralimpiadi. L’impennata delle vendite subito dopo la semifinale olimpica dei 400m: è l’effetto Oscar Pistorius

Oscar Pistorius è stato tra i protagonisti delle Olimpiadi di Londra 2012. E ora si appresta a diventare l’eroe anche delle Paralimpiadi, non solo come atleta in gara candidato al podio, ma addirittura come promoter dell’intera manifestazione sportiva che, si sa, soffre sempre un po’ la mancanza di cultura paralimpica e il fatto di venire dopo l’abbuffata sportiva dei normodotati. Doppio impegno che però il sudafricano vive sempre con grande professionalità e sportività.

EROE SENZA MEDAGLIA. Oscar, in versione olimpica, non è riuscito, infatti, a qualificarsi per la finale dei 400 metri piani: si è fermato in semifinale piazzandosi ultimo con il tempo di 46″54. Ciò non gli ha impedito di ricevere un lunghissimo e meritato applauso da tutto il pubblico dell’Olympic Stadium al quale l’atleta ha risposto con un inchino. E, cosa forse ancora più importante per lui, ha ricevuto al traguardo la visita del collega di Granada Kirani James, vincitore della sua semifinale con 44″59, e poi della medaglia d’oro in finale, che gli ha chiesto lo scambio del pettorale. Un gesto tra i più belli e apprezzati di tutta l’olimpiade londinese che ha consacrato ulteriormente l’immagine dell’atleta, alla prima apparizione in un Olimpiade, come un eroe da consegnare all’eternità. Kirani col suo gesto ha messo definitivamente fine alle polemiche che hanno preceduto le gare di Oscar fino all’ultimo per una presunta pericolosità delle sue protesi e quindi della necessità di farlo corre nelle corsie esterne o in prima posizione nella staffetta 4x400m dicendo: “ecco, io che ho dimostrato di essere il migliore in pista, ti riconosco come avversario e ti reputo degno della mia stima“.

Oscar non è il primo atleta disabile a partecipare a un olimpiade, contrariamente a quello che molti hanno scritto dimenticando fior di atleti che evidentemente sono stati così bravi da primeggiare facendo dimenticare la loro disabilità fisica. E non è nemmeno il primo amputato. Prima di lui, senza andare nemmeno troppo lontano nel tempo, c’è stata anche Natalie Du Toit nel nuoto, ma potremmo citare anche la nostra Paola Fantato nel tiro con l’arco. La differenza è che Oscar è il primo ad utilizzare protesi speciali, da gara. E il primo a farlo in una delle discipline simbolo dei Giochi olimpici: l’atletica.

EFFETTO PISTORIUS. Oscar ha quindi rotto un tabù che durava da sempre e solo questo basterebbe a farne un eroe. Ma la carica di simpatia del personaggio fanno di lui un ragazzo che affascina e coinvolge. Inevitabile quindi che gli si attribuisca ora anche l’incredibile entusiasmo del pubblico verso le Paralimpiadi con il record assoluto di biglietti venduti.

L’effetto Pistorius ha infatti scatenato un incremento nell’interesse del pubblico e ai primi di agosto erano stati venduti 1,4 milioni di biglietti. Qualche giorno fa avevano superato il record di 1,8 milioni fatto registrare da Pechino 2008 toccando quota 2,1 milioni. E si conta di venderne ancora 400mila. Un buon risultato se si pensa che a Sydney gli spettatori furono 1,2 milioni e ad Atene 850mila. E se il ritmo degli ultimi 10 giorni verrà mantenuto, battere . Non è dunque una sorpresa scoprire che la competizione più richiesta è proprio quella dove gareggia ‘bladerunner’.

Vogliamo che gli impianti siano pieni di spettatori“, ha detto Tim Hollingsworth, capo della British Paralympic Association. “I nostri atleti non vedono l’ora di partecipare a quella che promette di essere la Paralimpiade più di successo di sempre“. “Da quando sono iniziate le Olimpiadi il Paese è stato colpito da una vera e propria febbre da giochi e abbiamo notato un incremento nella richiesta dei biglietti“, ha sottolineato. “Le vendite sono state più marcate rispetto a ogni altra edizione“.

Oltre all’effetto Pistorius c’é però anche da considerare la delusione di chi non è riuscito ad acquistare biglietti per le Olimpiadi e quindi ha deciso di ritentare la sorte alle Paralimpiadi. Circa 200mila biglietti sono stati infatti assegnati nel solo mese di giugno.

L’International Paralympic Committee ha poi rivelato che il traffico sul suo sito è triplicato dall’inizio dei giochi di Londra 2012. Gli organizzatori sperano a questo punto che anche le discipline meno ‘prestigiose’ possano contare su un buon risultato di pubblico. Insomma, per le Paralimpiadi Pistorius è stato il miglior sponsor. Ma ora tocca agli atleti far vedere che Pistorius non è l’unico a poterci fare amare lo sport paralimpico al pari di chi li ha preceduti. E ne vedremo delle belle. Continuate a seguirle con noi.

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