Poca neve Vancouver 2010? Per Rogge è colpa del riscaldamento globale ma tanto c’è il doping!

A meno di due giorni dall'inizio delle competizioni l'allarme per la possibile mancanza di neve sugli impianti di gara non turba più di tanto le notti del Presidente del CIO Jacques Rogge, che si dice invece piuttosto "preoccupato per il pericolo doping" che potrebbe inquinare la bellezza dell'evento sportivo.

"Non c'è alcuna minaccia per le competizioni qui a Vancouver – ha dichiarato infatti il numero uno dello sport mondiale – grazie soprattutto al gran lavoro degli organizzatori che al bisogno sono pronti a usare artificiale. Non avremo uno scenario completamente bianco ma gli impianti saranno pronti ad ospitare gli eventi".

Oggi funziona così: quando non c'è tanta neve, si usa quella artificiale. Neanche fossimo a Pechino dove il tempo si comandava a suon di cannoni e i fiori si facevano sbocciare col telecomando per non rovinare la buona riuscita delle olimpiadi.

Poi però in un impeto ecologista o forse solo ricordando che il tema scelto da quegli stessi organizzatori per questi XXI Giochi olimpici è quello della sostenibilità ha aggiunto che "Il riscaldamento globale può avere ripercussioni anche sui Giochi Invernali e in futuro dovremo tenerne conto."

Non qui però! Per Rogge l'unica battaglia che si combatterà a Vancouver sarà contro doping!

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