Quelli che San Valentino lo odiano

San Valentino è la festa degli innamorati e quindi, almeno sulla carta dovrebbe interessare solo chi ha accanto a sé un compagno o una compagna che ama. Tuttavia, il business che si è creato intorno a questo evento fanno sì che, tutti nel bene e nel male, vengano coinvolti, ma più spesso travolti, dal clima di sdolcinatezze, cuoricini, e peace and love sbandierati in ogni dove.

Un assedio che fa alzare la glicemia. E in qualche caso anche invidia, gelosia e rabbia. E non solo in quelli che un compagno non ce l’hanno. Alcuni innamorati sentono, giustamente, puzza di sfruttamento e così, a fronte di un 70 per cento delle coppie italiane irriducibili che dichiara di festeggiare San Valentino con le cenette e i regali come da copione, c’è pure un buon 30 per cento di esse che rinuncerà al consumismo comandato non ritenendolo manifestazione di vero amore.

Legittimo, purché entrambi i membri della coppia la pensino in questo modo, altrimenti per qualcuno San Valentino si trasformerà in una tragedia.

I più insofferenti nei confronti della festa degli innamorati sono comunque tutti gli altri: quelli che non hanno un compagno e, udite udite, gli amanti clandestini. I primi per celebrare la loro ‘singletudine’ si sono creati una festa alternativa il 15 febbraio, giorno di San Faustino patrono dei cuori solitari. I secondi, più agguerriti si sono fissati un  vero e proprio anti-San Valentino, che sa quasi di vendetta.

Infatti, secondo lo psichiatra Alberto Caputo, psichiatra e sessuologo fra gli autori di Schifoso traditore. Come riconoscere le tracce dell’infedeltà  (edizioni 80144), manuale cult diventato ‘bibbia’ tra gli 007 dell’amore, “Circa un terzo degli italiani in coppia tradisce il partnere questi, non potendo festeggiare con l’amato il 14 febbraio hanno trovato un escamotage per rifarsi. Ogni anno il 13 febbraio ricorre così l’anti-San Valentino: “la festa della trasgressione, – come spiega l’esperto – il giorno degli amanti clandestini”. Se San Valentino è un po’ “la festa comandata della coppia, la vigilia del 14 febbraio è il giorno della verità. Quello in cui, conoscendo la mappa degli ‘anfratti’ in cui cercare, si scopre un mondo parallelo fatto di sguardi d’intesa, mani che sfiorano, baci rubati.

Tutt’altra atmosfera di quella che si respira il giorno dopo, tra ristoranti stellati e locali alla moda. Ma a cambiare non è solo la data, perché anche l’atteggiamento dei partner cambia profondamente tra un giorno e il successivo. Infatti, mentre a cena con la moglie un uomo “mangia tanto e parla poco, e quando parla chiede informazioni o sposta l’attenzione sul mondo esterno – svela Alessandro Calderoni, giornalista investigativo co-autore insieme a Caputo del libro ‘Schifoso traditore‘ – con l’amante mangia poco, modula la voce e parla tanto, mettendo in gioco il mondo interno“.

La tavola, tuttavia, oltreché a smascherare i traditori, secondo il manuale, può dare anche una mano agli amori segreti. Innanzitutto perché se la location viene scelta ad hoc “in un luogo sperduto o intimo, permette di proteggersi da sguardi indiscreti“, ricorda Calderoni. Inoltre, anche gli amanti conoscono e sfruttano i poteri afrodisiaci dei cibi e quindi anche loro come gli amanti regolari optano per menù a tutte spezie. Nel libro vengono citati con dovizia di particolari il solito peperoncino, il rafano alla base del wasabi” che accompagna i piatti della cucina giapponese, la senape, lo zafferano, il coriandolo per lei e la noce moscata per lui, i chiodi di garofano, il ginger, la vaniglia e l’anice. Quanto alle ostriche e al tartufo, non è mai stato dimostrato che contengono sostanze “afrodisiache”, ma secondo, Caputo è probabile che contribuisca “il fatto di essere da sempre cibo per ricchi. I soldi, si sa, eccitano molto”. Nel menù della passione clandestina non dovrebbero mancare nemmeno il miele (“stimola fantasie erotiche”), i formaggi (“gorgonzola, taleggio e parmigiano sono ricchi di feniletilamina, un neurotrasmettitore secreto da cervello quando ci si innamora in modo passionale”), i vini rossi e corposi, il cioccolato e il caffè.

Oltre a Schifoso bastardo, l’esercito di quelli che a San Valentino “non crede” può contare pure su un altro libro di riferimento. Ai più disillusi, infatti, la 80144 Edizioni (quella dei famosi Toilet e del recentissimo “Babbo Natale e’ Strunz!”) ha voluto dedicare anche la raccolta “San Valentino dei fessi: perché ti amavo ieri e ti amerò domani. Diciassette racconti cinici ed esilaranti in cui Cupido viene descritto nelle sue peggiori performance, che consentira’ agli innamorati e single di riderci su e magari passare subito al giorno successivo per festeggiare San Faustino protettore di chi una coppia non ce l’ha. Gli autori sono: Nadia Terranova, Euro Carello, Ferdinando Esposito, Nicola Ingenito, Patrizia Rinaldi, Filippo Kalomeni’dis, Mauro Maraschi, Luisa Sagripanti, Michele De Caro, Stof, Raffaella R. Ferre’, Chiara Apicella, Marco Marsullo, Michele Martino, Fabrizio Gabrielli, Simone Arminio, Maurizio Antonetti.Ai Ma c’e’ anche chi a questa festa non crede molto, perche’ quando si ama lo si fa tutti i giorni, o perche’ proprio in questo giorno gliene sono successe di cotte e di crude e di festeggiare non ha proprio voglia.

Siamo così giunti al termine del nostro Speciale San Valentino 2011. Spero vi sia piciauto e se avete pazienza tra un po’ un’altra piccola curiosità su San Valentino la troverete su Gattivity.

Nel frattempo potete fare un giro sul blog Questione della decisione dell’amico Paolo Pascucci dove c’è un’interessante infografica sui motivi per cui è meglio essere single. Da stampare e appendere al frigorifero… vuoi mai che vi venisse lo sghiribizzo di tentare la sorte con una storia d’amore.

Fonte: Adnkronos/Adnkronos Salute

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