Tecniche avanzate di respirazione: il diaframma

Respirazione e diaframma: le tecniche e il modo giusto per respirare.

Quando inspiriamo, dell’aria entra nei polmoni; quando espiriamo, dell’aria ne esce. Sembra tutto semplice, meccanico, aritmetico. Eppure…

…Eppure con l’aria – anzi, con la respirazione – facciamo mille altre cose.

Molti avranno sentito termini come respirazione addominale, respirazione diaframmatica, respirazione costale, respirazione toracica; meccanicamente parlando, l’aria gonfia e sgonfia solo i polmoni. Ma diversi possono essere i modi che ha l’organismo di accogliere l’aria e farle spazio.

Respirazione con il diaframma

Il diaframma è un muscolo, l’unico muscolo che si allarga quando si contrae. Il diaframma sta nel torace, e separa i polmoni dagli organi della digestione. Immaginatelo come un telo elastico tirato sopra l’imboccatura di un bicchiere. I polmoni poggiano sopra al telo, lo stomaco è subito sotto. Apposite aperture permettono il passaggio di vasi sanguigni, dell’esofago e di quant’altro abbia continuità tra la parte superiore e quella inferiore del tronco. Perifericamente il diaframma è inserito sulle costole e attorno alla colonna vertebrale.

Quando il diaframma è rilassato ha una forma a cupola: nell’inspirazione si appiattisce, allargandosi e lasciando espandere i polmoni, che si impregnano d’aria, come una spugna fa con l’acqua. Anche le costole possono allargarsi, per dare spazio all’espansione polmonare.

Ma noi non abbiamo un solo modo di inspirare. Certo, se vogliamo riempire i polmoni al massimo della nostra capacità vitale (così si chiama), l’intera cavità del tronco si dinamizza per fare spazio. Altrimenti possiamo fare – e di solito facciamo – delle scelte parziali. Queste scelte hanno tutte influenze differenti sul nostro benessere, le nostre sensazioni e la nostra performance.

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