Salone del Libro Torino 2012: è Primavera digitale il tema

Apre domani Giovedì 10 maggio il XXV Salone Internazionale del Libro. Tema di quest’anno: la “Primavera digitale“. Ecco di cosa si tratta.

Giovedì 10 maggio aprirà al Lingotto Fiere di Torino il XXV Salone Internazionale del Libro. Filo conduttore della kermesse sarà la “Primavera digitale”, ovvero come la tecnologia e il nuovo modo di comunicare in rete hanno cambiato il nostro modo di vivere, ma anche di leggere e scrivere.

Eh sì perché pure gli scrittori seguono i tempi. E se ancora c’è qualcuno tra loro che si ostina a non mollare la penna o la macchina da scrivere, ci pensano i loro editori a riportare tutto in forma 2.0. Il mondo corre veloce, il tempo è prezioso e anche le fasi di pubblicazione di un progetto editoriale devono stare al passo comprimendosi all’inverosimile. E poi i lettori oggi si sono diversificati. Accanto ai patiti del libro da sfogliare, toccare e annusare ci sono quelli che chiedono la praticità dell’ebook: decine di libri compresse in un piccolo strumento da tenere sempre a portata di mano. La digitalizzazione di un testo diventa quindi indispensabile. E non solo in questa prima fase di produzione. Anche la promozione di un libro ha trovato nelle nuove tecnologie e nella rete una nuova via particolarmente redditizia. Ogni libro anche il migliore, si sa, rischia di rimanere a prender polvere in qualche sperduta libreria di periferia se nessuno viene a conoscenza della sua esistenza. Ed ecco dunque che il ruolo della rete emerge in tutta la sua forza. Non c’è un Editore, grande o piccolo, che oggi non abbia il suo sito o la sua pagina sui vari social network. E il motivo è presto detto: il passaparola è la migliore delle pubblicità possibili. I lettori vedono un libro, lo comprano, lo leggono e se gli piace non si limitano più a segnalarlo ad amici e conoscenti che vedono tutti i giorni ma anche ai loro contatti in rete. A me personalmente capita di segnalare anche più libri di quelli che riesco a leggere. Mi piace curiosare nei siti degli editori a caccia di novità in uscita e se trovo qualcosa che penso possa interessare a un amico, glielo segnalo, lasciando a lui o lei la scelta di indagare se può davvero piacere. Molti poi li segnalo ai lettori nei miei blog perché da incallita lettrice mi piace pensare di non essere sola. Per questo motivo ho deciso di entrare nel vivo del Salone internazionale del libro presentandovi alcuni degli editori in rete che seguo più assiduamente e che in qualche modo centrano coi temi trattati qui su Arte e salute. Ma prima vediamo nel dettaglio il programma del tema 2012

L’INAUGURAZIONE.  L’apertura “dei lavori” al Lingotto prevede la visita alla mostra La Città Visibile. Torino, 1988-2012, allestita nel Padiglione 5. A seguire, la cerimonia in Sala Gialla con gli interventi del presidente del Salone Internazionale del Libro Rolando Picchioni, del direttore editoriale Ernesto Ferrero, del presidente dell’Alto Comitato di Coordinamento Antonio Saitta, del sindaco di Torino Piero Fassino, del presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, del direttore dell’Istituto Culturale Romeno Horia-Roman Patapievici, del rappresentante della Spagna, Paese Ospite, e del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero. Nell’occasione viene presentato il video sui venticinque anni del Salone realizzato da Rai Educational. L’Orchestra Internazionale Pequeñas Huellas diretta da Margherita Pupulin accompagna la cerimonia con l’Inno alla Gioia di Ludwig van Beethoven e brani di saluto ai Paesi ospiti. Poi, finalmente si entra nel vivo del programma affrontando il tema dell’edizione numero 25.    

PRIMAVERA DIGITALE E VITA IN RETE. Computer ultrasottili, tablet e smartphone, tecnologie digitali sempre più portatili, potenti e a buon mercato, in grado di garantire una connessione continua, stanno cambiando radicalmente il nostro modo di pensare, scrivere, comunicare, stampare, pubblicare, leggere, vendere. E con esso la produzione, la distribuzione, la ricezione dei prodotti intellettuali: dai giornali ai libri. La Primavera Digitale è un fenomeno che va al di là del futuro degli e-book o dei destini dell’editoria su carta, e investe la società tutta intera.

La vistose mutazioni in corso sono il motivo conduttore dell’edizione 2012 del Salone Internazionale del Libro. Si comincia giovedì 10 maggio con una tavola rotonda sulle nuove strategie che il digitale impone agli editori. Vi partecipano tra gli altri Gian Arturo Ferrari, presidente del Centro per il libro, gli editori Mondadori (Riccardo Cavallero), Gruppo Feltrinelli (Dario Giambelli), Rcs (Alessandro Bompieri), Gruppo Gems (Stefano Mauri) e Martin Angioni, direttore di Amazon Italia. Introducono Andrea Rangone e Vincenzo Russi, coordina Luca De Biase.

In che modo la globalizzazione incide sulle libere scelte degli editori? Ne discutono con Giuseppe Laterza due autorevoli editori europei, Gallimard (Eric Vigne) e Penguin (Stuart Proffit). Mentre Fernando Savater si interroga sull’etica della creazione intellettuale nell’epoca di Internet, opportunità e pericoli legati a una diversa disciplina del copyright, gli ebook e le pratiche del selfpublishing sono al centro di un incontro con lo stesso Ferrari, lo scrittore Christian Raimo, e i critici Francesco Cataluccio e Andrea Cortellessa, condotto da Marco Belpoliti.

Alle nuove pratiche del leggere e dello scrivere sul web è dedicato l’incontro con Gino Roncaglia e quello organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera con Beppe Severgnini e Francesco Piccolo («Sconnessi contro iperconnessi»). Lo stesso Severgnini ci offrirà una «lezione di Twitter» come «spazzolino per l’igiene mentale», mentre Ermanno Cavazzoni, al contrario, racconta le sue aeree strategie per non farsi imprigionare dalla Rete. Politica e democrazia ai tempi di Internet sono il tema del dialogo tra Matteo Renzi e Luciano Canfora, mentre Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio parlano di come cambiare la politica attraverso la rete. Delle strategie digitali dei Protester italiani si occupa il nuovo libro di Jacopo Iacoboni, mentre Francesco Pizzetti, presidente dell’Autorità garante della privacy terrà una lezione sul controllo dei dati e il diritto alla riservatezza.

Sulle mutazioni genetiche della parola scritta ai tempi dei social media si interrogano Massimo Gramellini, Giacomo Poretti e Gianni Riotta nel dibattito organizzato da La Stampa, che rende anche omaggio ad Anna Lisa, la blogger che ha coraggiosamente raccontato la sua lotta contro il cancro e il suo amore per la vita, commuovendo i lettori (con Mario Calabresi, Anna Masera, Umberto Veronesi). Il dovere della memoria, il diritto all’oblio è invece la tavola rotonda che prende avvio dal libro di Maurizio Molinari Governo ombra, in cui l’Italia degli anni di piombo viene riletta attraverso i documenti segreti Usa (con Marco Belpoliti, Mario Calabresi e Agnese Moro).

Di «filosofia in rete» (e in televisione) parlano, con Maurizio Ferraris, Mario De Caro e Gianluigi Ricuperati. Philippe Daverio discute con Vincenzo Trione dell’arte in digitale. Ancora: il linguista Raffaele Simone misura con gli effetti della «rivoluzione digitale» sul nostro rapporto con il mondo, mentre Alessandro Schiesaro confronta l’attuale rivoluzione digitale con analoghe svolte tecnologiche dell’antichità.

Il Manifesto della cultura lanciato da Il Sole 24 Ore ha raccolto migliaia di adesioni. Quali sono i passi concreti per costruire un sistema traversale capace di rimettere la cultura al centro dello sviluppo? Giovedì 10 maggio ne discutono con il direttore Roberto Napoletano e Armando Massarenti l’archeologo Andrea Carandini, lo storico Sergio Luzzatto, la presidente del Teatro Stabile di Torino Evelina Christillin, il matematico Alberto Conte, il presidente dell’Aie Marco Polillo, Francesco Micheli. Il programma completo lo potete trovare qui sul sito ufficiale della kermesse torinese.

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