Sanremo fa bene alla salute, ma attenti alle “abbuffate”

Cambiano le canzoni in gara, le scenografie e anche i ‘padroni di casa', ma a Sanremo quello che non cambia mai sono le polemiche e la mania tutta italiana di negare fino alla morte di averlo guardato, quando poi si scopre che i telespettatori incollati alla tv per vedere la kermesse canora ci sono stati comunque milioni di spettatori (ben oltre i dieci per ciascuna delle tre puntate di questa 60° edizione già andate in onda).

Sarà perché, come si dice sempre, Sanremo è Sanremo, ma c'è da perderci la testa e porsi una domanda: non farà male tutto quest'astio e quest'aria polemica respirata a pieni polmoni i cinque serratissime serate?

Ai protagonisti indubbiamente sì e lo abbiamo visto anche in questo blog con Clinica Sanremo nelle passate edizioni.
Cali di voce o afonie complete dovute allo stress vocale accumulato nelle lunghe sessioni di prova e in gara, attacchi influenzali seriali per lo stress fisico e mentale che come ben sanno i medici può abbassare le difese immunitarie e rendere più vulnerabili ai tipici mali di stagione, problemi digestivi a causa sempre dello stress e della sregolatezza a tavola sia per quanto riguarda il cibo che gli orari dei pasti, sono i disturbi più frequenti lamentati ad ogni edizione da cantanti e presentatori.
A questi vanno poi aggiunte le varie intemperanze e crisi di nervi che colpiscono alcuni protagonisti particolarmente sensibili o incapaci di reggere la tensione ovvia della gara e quella un po' meno ovvia del fuoco di fila dei critici e dei detrattori a oltranza del Festival.

Ma al pubblico? Farà davvero bene guardare il Festival di Sanremo?
Gli esperti si dividono: per alcuni Sanremo fa bene per altri invece fa decisamente male soprattutto a certe categorie di spettatori.

Vediamo dunque a chi e a cosa può giovare Sanremo e a chi sarebbe invece meglio evitare di guardarlo.
UN CHECK-UP PER GUSTI E MENTE. Per lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, dell'università Gabriele D'Annunzio di Chieti, non ci sono dubbi: guardare Sanremo fa bene alla psiche degli italiani, un po' come sdraiarsi sul lettino dello psicologo, un modo per leggersi dentro e fare un 'check-up' ai propri gusti e al proprio modo di essere.
"I dati di ascolto del Festival di Sanremo", diversi di anno in anno ma in fondo "continuativi nel tempo" perché sempre nell'ordine dei milioni e milioni di sintonizzati, "descrivono un processo psicologico molto preciso": quello definito in gergo tecnico "crescita nella continuità", spiega Di Giannantonio all'ADNKRONOS SALUTE. In altre parole, precisa l'esperto, la kermesse della città dei fiori "rappresenta un collegamento con il tempo che passa. Una specie di punto fermo, ma lo stesso in costante movimento".
Se la 'febbre di Sanremo' contagia anche i più scettici, calamitandoli come per magia a sbirciare il palco dell'Ariston almeno per qualche minuto, la causa all'origine è "una sorta di curiosità inconscia che ci spinge a vedere che cosa è cambiato dall'anno prima", dice lo psichiatra. E questo accade "perché così, attraverso lo specchio televisivo, in qualche modo riusciamo a capire come siamo cambiati noi, come siamo evoluti, come si sono modificati i nostri gusti". Decidere se quello che vediamo al Festival ci piace o meno, assicura Di Giannantonio, "ci permette di capire se siamo o non siamo al passo con i tempi", se siamo in linea con i nuovi trend o se al contrario la società che ci circonda corre più veloce di noi. Una seduta di psicanalisi a costo zero nel salotto di casa, un meccanismo che ci 'risucchia' ogni febbraio e ci sorprende ogni volta come fosse la prima.

BAGNO DI NOTE BENEFICO PER I BAMBINI. Anche il pediatra di Milano Italo Farnetani, pare non avere dubbi: per i bambini Sanremo è un'occasione unica per fare quello che si può tranquillamente definire un 'Bagno di note' benefico e stimolante, fin nel pancione, "purché la musica sia melodiosa, armonica e, diciamolo pure, un po' ripetitiva. Per questo – precisa Farnetani – consiglio alle mamme di lasciare che i figli guardino il Festival di Sanremo: i più piccoli saranno sottoposti a una stimolazione acustica da una parte aspecifica, dall'altra armonica, che favorisce lo sviluppo cerebrale e li aiuterà ad alimentare una passione per le note. I più grandicelli poi, oltre a tutto questo, potranno condividere un'esperienza nuova con i genitori".
Farnetani, sottolinea quindi l'importanza della stimolazione sensoriale dei bambini con una "dose equilibrata di suoni e parole". "Non a caso i bimbi amano le filastrocche, le ninnananne e le canzoni in rima, mentre – dice Farnetani all'ADNKRONOS SALUTEnon apprezzano suoni troppo acuti o a un volume troppo alto."
"Raccomando sempre alle donne in gravidanza di ascoltare la musica, per favorire fin nel pancione lo sviluppo del piccolo e a maggior ragione – ribadisce – penso sia utile sfruttare l'occasione della kermesse canora di questi giorni, per condividere l'esperienza dell'ascolto con i piccoli di casa
".
Nemmeno gli orari normalmente proibitivi di Sanremo sembrano un problema per l'esperto. "Se gli ascoltatori più piccini possono anche 'assistere' al festival sonnecchiando un po' davanti alla tv, insieme ai genitori, ai più grandi "si può permettere di andare a letto un po' più tardi, sempre che – avverte il pediatra – non cadano dal sonno, per vivere insieme alla famiglia questa particolare forma di intrattenimento. Utile per loro perché è ricco di canzoni melodiose e armoniose".

Un'unica raccomandazione per grandi e piccini da Farnetani: "Si mangia con la televisione spenta, perché la cena è un momento importante di condivisione. Dunque – conclude – meglio anticipare un po' l'orario del pasto, per godersi poi il Festival in famiglia senza spuntini continui davanti alla tv".

LINEA A RISCHIO PER I MANIACI. Sull'alimentazione si concentra anche l'attenzione di Luisanna Messeri, gastronoma e autrice del libro 'Il Club delle Cuoche 2' (Sitcom Editore), ispirato all'omonima trasmissione in onda sul canale satellitare 'Alice' che ammonisce i fedelissimi telespettatori della kermesse musicale sui possibili pericoli per il peso corporeo: "rischiano di mangiare male, accumulando grassi e chili di troppo durante le serate trascorse attaccati al piccolo schermo" avverte infatti l'esperta.
Una preoccupazione non infondata la sua visto che, stando a una ricerca condotta dal Sitcom Editore su un campione di 560 lettori tra i 18 e i 65 anni, 4 persone su 5 trascorreranno davanti alla tv, insieme ad amici e famigliari, almeno una delle serate del Festival e ben 5 intervistati su 10 dichiarano che eviteranno volutamente per l'occasione la preparazione di piatti elaborati con l'obiettivo di non lasciarsi sfuggire nemmeno 10 minuti del tanto amato show, riducendosi di conseguenza a mangiare patatine, popcorn, grissini salati, cibi grassi e calorici delle rosticcerie o dei take away.
Un po' come accade in tutto il mondo per i grandi eventi sportivi trasmessi in Tv. Il suggerimento dell'esperta è quello di gustare cibi sfiziosi e, al contempo, mantenersi in allenamento facendo, tra una portata e l'altra, un po' di movimento. Al contrario, è d'obbligo l'allestimento di un buffet. Preparare e riordinare gli spazi per mezz'ora circa, durante gli intervalli e dopo il Festival, consentirà infatti di smaltire le calorie in eccesso.
Purché non lo si faccia fare a colf o, al solito, alle donne di casa.

Se la scelta del menù crea qualche difficoltà, la Messeri suggerisce "cibi semplici e veloci che non richiederanno lunghi tempi di preparazione e che, al tempo stesso, consentiranno di tenere sotto controllo gli apporti calorici". E ancora. "Consiglio inoltre di bere molta acqua, evitando bevande gassate e alcoliche, usare con moderazione condimenti come olio e aceto, evitare cibi fritti e sostituire il formaggio tradizionale con quello light".

Per la speciale "dieta Sanremo" l'esperta passa poi a consigli più "culinari" e ispirati ai cantanti in gara.
Come possibile abbinamento con quelli di origini romane o laziali, Fabrizio Moro, Simone Cristicchi, Noemi e Marco Mengoni, la Messeri suggerisce ad esempio un antipasto costituito da pane all'aglio e un secondo di bracioline con doppia salsa, una al pomodoro e l'altra verde.
In onore del napoletano Nino D'Angelo, già eliminato dalla gara, la cuoca propone poi antipasti come pomodorini tricolore e una torta fresca al pomodoro.
I toscani Irene Grandi e Toto Cutugno possono essere invece accostati a portate come la panzanella (insalata con mollica di pane) o un caciucco di seppie, con contorno di insalata di mele alla fiorentina.
Per accompagnare le esibizioni di lombardi come Enrico Ruggeri e Povia, infine, la Messeri propone come antipasto una mousse di parmigiano o pane di gorgonzola e pere. A seguire, come primo, una torta di risotto giallo. E per dessert? Dolci tipici, come la sbrisolona (con le mandorle) o la mantovana con crema calda.
Ai fan di Malika Ayane, cantante italiana di origini marocchine, l'esperta propone un kebab, mentre per i giovanissimi Sonohra, che arrivano dal Veneto, una semplice tartara di branzino.

Insomma, messa così Sanremo fa proprio venire l'acquolina in bocca.
Per chi non ci aveva pensato restano ancora due serate, ma occhio a non esagerare soprattutto se nelle tre precedenti vi siete ridotti a snack e schifezze ipercaloriche.

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